Un momento del convegno, foto archivio Università di Trento

Eventi

2015 ANNO INTERNAZIONALE DELLA LUCE

Un convegno scientifico organizzato da Università di Trento, FBK e CNR inaugura le manifestazioni in programma a Trento dedicate a questo tema

31 gennaio 2015
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Cristiano Zanetti
di Cristiano Zanetti
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Le Nazioni Unite hanno stabilito che il 2015 è l’anno internazionale della luce: l’occasione per approfondire la conoscenza che abbiamo della luce, sia da un punto di vista della ricerca di base sia in connessione alle applicazioni tecnologiche in fase di studio. 

L’inaugurazione dello “Year of Light” avvenuta il 19 e 20 gennaio a Parigi è stata una due giorni con lectures introduttive di numerosi premi Nobel. Il momento per condividere quanto scienziati e tecnologi sanno sulla luce appare propizio e più che mai in linea con i tempi: basti pensare al recente Nobel per la Fisica assegnato per l’invenzione di diodi efficienti che emettono luce blu, un passo sostanziale per la creazione di luci luminose ed economiche. 

In questo contesto, l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) hanno organizzato il 22 gennaio un convegno dedicato alle tecnologie basate sulla luce, ospitato da FBK nell’accogliente cornice di Sala Stringa. 

Le tecnologie basate sulla manipolazione delle proprietà della luce hanno un crescente impatto nell’economia produttiva tecnologica più avanzata in numerosissimi settori industriali, nell’aumento della connettività sociale del mondo attuale e in generale nell’elevamento della qualità della vita di ciascuno di noi. I temi affrontati nel convegno sono quindi di grande interesse, anche per la politica locale, come hanno testimoniato gli interventi tenuti da: Sara Ferrari assessora all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia autonoma di Trento, da Alessandro Quattrone prorettore per il supporto alla ricerca dell’Ateneo, da Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo, da Massimo Gentili direttore del Centro Materiali Microsistemi di FBK, da Roberta Ramponi direttore dell'Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR e da Corrado Spinella direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia del CNR. I lavori si sono sviluppati con interventi specifici nella mattinata e una round table sulla relazione tra ricerca di base e ricerca applicata nel pomeriggio. 

Già in apertura è emerso un approccio caratterizzante e condiviso alle sfide che il fare ricerca nel campo delle tecnologie della luce pone ai diversi soggetti impegnati: accademia, centri di ricerca pubblici e privati, realtà specifiche ad alto tasso di conoscenza e tecnologia, pur in un momento non propizio a causa della persistente diminuzione delle risorse stanziate per la ricerca. 

Il concetto emerso nella mattinata secondo diverse modulazioni, e condiviso dalla platea di ricercatori e tecnologi, è questo: fare ricerca e farla bene è possibile. Le condizioni necessarie sono la multidisciplinarietà e lo stretto contatto tra i ricercatori in modo che discutano tra loro e che si possano raggiungere risultati di prestigio operando in gruppo. In particolare, Quattrone, Pavesi e Gentili hanno ricordato che l’Ateneo e FBK lavorano da tempo proprio in questa prospettiva. 

Nell’intervento dell’assessora Ferrari è stato posto l’accento sulla coesione del territorio, sulla sua capacità di fare sistema, sul sostegno dell’amministrazione locale alla ricerca. Gli enti che trovano sede in Trentino sempre più necessariamente devono essere connessi in un territorio che, nonostante la sua ridotta estensione, ha così decisamente investito, e continuerà a farlo, nella conoscenza e nella ricerca. E ciò potrebbe avvenire proprio in un settore come quello degli utilizzi tecnologici delle proprietà della luce dove sarebbe particolarmente semplice cogliere e fruire a beneficio di tutti (più che in molti altri settori) i vantaggi e le ricadute sulla qualità della vita della tecnologia della luce come anello di congiunzione tra la scienza e il cittadino.

Abbiamo chiesto al professor Pavesi di anticiparci i prossimi eventi che saranno organizzati in questo settore dall’Università di Trento e dagli enti di ricerca e quali sono le specifiche competenze presenti in Trentino nel campo delle tecnologie della luce: “Assieme agli enti di ricerca, organizzeremo una settimana della luce quest’autunno per portare i temi di ricerca sviluppati in Trentino ai cittadini e per rinforzare la rete di rapporti tra l’accademia, la ricerca e il mondo industriale. Un tema come quello della luce si presta molto bene: è una delle tecnologie abilitanti individuate dalla Commissione europea per rilanciare l’economia. Inoltre in Trentino abbiamo parecchie eccellenze sia a livello industriale che di ricerca e quindi potremo presentare un quadro coerente di quello che facciamo. Abbiamo ricerche avanzate nel settore della sensoristica ottica applicata ai settori più diversi, nel campo dell’ottica quantistica, della fotonica integrata, dello studio dei materiali, solo per citarne alcune. Si potrebbe proprio dire che in Trentino c’è un arcobaleno di competenze da mettere in circolo.”