Credits: Pixabay

Eventi

INDAGINI ONLINE: SARÀ L’UNICO METODO DI RACCOLTA DATI DEL FUTURO?

Un seminario in Ateneo con Mario Callegaro, esperto in ricerche di marketing di Google UK (Londra)

15 dicembre 2015
Versione stampabile
Daniela Costantini
di Daniela Costantini
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Le indagini online sono diventate, da qualche anno, la principale metodologia di raccolta di informazioni che riguardano un gruppo di persone, una popolazione, una comunità o un insieme di clienti: a livello globale nel 2011 hanno superato il 50% tra tutti i sistemi di indagine (telefoniche, postali, dirette, online), con percentuali in continuo aumento.

Quali sono le ragioni di questa ascesa? Innanzitutto il rapporto tra costi e grandezza del campione. Le indagini online, infatti, cambiano totalmente le dinamiche di mercato perché azzerano la proporzione tra la grandezza del campione e la spesa da sostenere per la raccolta dei dati; un rapporto che invece è molto alto se pensiamo alle costose interviste telefoniche o dirette, cioè faccia-a-faccia. Un altro elemento favorevole è il progressivo aumento dei tassi di risposta – attualmente ancora bassi – dovuto all’aumento della penetrazione su internet in tutti i paesi industrializzati (popolazione online). Giocano a favore anche l’estrema facilità nella conduzione di indagini online attraverso strumenti digitali accessibili che permettono a chiunque, anche gratuitamente, di effettuarle: solo attraverso SurveyMonkey, ad esempio, si conducono oltre 3 milioni di indagini al giorno, in 60 lingue differenti e la disponibilità di campioni facilmente raggiungibili, come dimostra Amazon Mechanical Turk (Mturk), un sito collaborativo dotato di un’interfaccia programmabile che permette di somministrare in crowdsourcing questionari di ogni genere, raccogliendo e profilando con una certa precisione numeri molto alti di campioni, a costi convenienti.  I tempi di raccolta ed elaborazione dei dati molto ristretti e il grado di modernità percepito dal management al momento della scelta dello strumento per le indagini sono altri fattori che fanno optare sempre più spesso per questa metodologia.

I vantaggi delle online survey sono evidenti: costi irrisori, velocità di raccolta dei dati, facilità di attivazione di un panel, informatizzazione dei questionari, multimedialità, flessibilità tempistiche e posizione geografica, facilità indagini multilingue, auto-somministrazione (in alcuni ambiti può essere vantaggioso non dover rispondere di fronte a un intervistatore). Ci sono per contro anche dei limiti da tenere presente:  non tutta la popolazione è raggiungibile online, anche se questo dato sta sensibilmente cambiando; si deve presupporre una certa abilità nell’utilizzo del computer e infine ci sono difficoltà tecniche riscontrabili perché a oggi si è raggiunto solo un parziale e insufficiente grado di adattamento alle molteplici piattaforme e dispositivi.

Un aspetto da non sottovalutare è il rispetto dei criteri necessari per il corretto svolgimento di un'indagine, ovvero la preparazione, l’esecuzione e l’analisi, fasi che devono essere accuratamente studiate per evitare che si incappi in errori di metodologia o implementativi, che spesso inficiano le indagini. Ad esempio, per prevenire un tasso di risposta eccessivamente basso è necessario evitare che le e-mail di invito alla survey finiscano nella cartella di spam; da qui la necessità di alcuni accorgimenti tecnici che permettano di ovviare al problema. Oppure, per essere sicuri che il questionario non soffra di un errore di measurement, è necessario conoscere i differenti dispositivi/browser utilizzati dai rispondenti e adattare il questionario (responsive design). 
A causa dell’overflow di informazioni oggi è sempre più difficile catturare l’attenzione del rispondente, diventa vitale quindi sviluppare nuove strategie e trovare meccanismi diversi dai consueti per far sì che le persone accettino e contribuiscano alle indagini online.

Interessante infine la prospettiva sul futuro: si ipotizza che le indagini online siano destinate ad acquisire ulteriori quote di mercato rispetto agli altri strumenti, arriveranno ad surclassare, eliminandole, le indagini mixed-mode e si assisterà inevitabilmente ad uno spostamento da desktop a smartphone.

Di queste tematiche ha parlato il 25 novembre scorso Mario Callegaro, metodologo delle ricerche di marketing a Google nell’ufficio di Londra, che ha tenuto presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento il seminario di approfondimento “Indagini via web e online panels. Sarà questo l'unico metodo di raccolta dati del futuro?”. Durante l’incontro ha presentato i volumi dei quali è co-autore "Online Panel Research" (Wiley 2014) e Web Survey Methodology (Sage 2015). Introduzione del professor Ivano Bison.