Conferenza / Incontro

Intervista ad Arianna Petra Fontana - Alumna e imprenditrice

Community Alumni UniTrento
www.alumni.unitn.it
8 marzo 2022
Orario di inizio 
22:00
Online
Piattaforma Zoom
Organizzato da: 
Alumni UniTrento
Destinatari: 
Alumni UniTrento
Comunità universitaria
Partecipazione: 
Online su prenotazione
Scadenza prenotazioni: 
8 marzo 2022, 17:00
Referente: 
Alumni UniTrento
0461283229

Alumnae - Stories of success - Ciclo di interviste sul percorso professionale di Alumnae UniTrento

Arianna Petra Fontana

Nata a Treviso, diplomata al liceo classico, laureata a Trento in Sociologia con indirizzo Comunicazione e Mass Media, da oltre 25 anni vive a Milano dove dal 2005 è titolare di Fontana Comunicazione, agenzia che affianca aziende e associazioni nell’individuazione e nell’applicazione di strategie adeguate per raggiungere gli obiettivi prefissati. Nel 2016 ha fondato, insieme ad altri due imprenditori, Team People società che fornisce hostess e promoter la cui mission prevede di diventare sempre più un punto di riferimento per i giovani, offrendo loro strumenti concreti e teorici per approcciare il mondo del lavoro. L’azienda infatti eroga anche sessioni di formazione gratuita dedicate ai ragazzi e finalizzate ad insegnare tecniche di vendita e self marketing.
Da molto tempo segue con grande passione e dedizione le tematiche femminili, in particolare sviluppando progetti a sostegno delle imprenditrici artigiane del territorio milanese e lombardo. Tra le varie attività promosse, diversi riconoscimenti sono stati ottenuti dalla ricerca E’ Lei il titolare? – donne e uomini nelle imprese artigiane, un’analisi su un campione di aziende finalizzata a evidenziare le diversità che si producono a seconda che il titolare sia donna o uomo e DI donne & friends, un’esposizione di prototipi realizzata da aziende artigiane su disegno di affermati designer e presentata annualmente in anteprima a Milano. Ultimamente ha promosso varie attività pratiche e di coaching per aiutare le PMI a fare proprie le nuove tecnologie e a declinare le stimolazioni di impresa 4.0 anche a favore di realtà di taglia piccola. E’ presidente della sezione milanese di Confartigianato.

Intervista a cura di Martina Dei Cas

Laureata in Giurisprudenza ad indirizzo transnazionale all’Università di Trento con una tesi in diritto penale comparato dal titolo “Le fattispecie penali in tema di femminicidio nei Paesi dell’America Latina”, lavora come addetta stampa per Trentino Sviluppo, l’agenzia per lo sviluppo del territorio della Provincia autonoma di Trento. Giornalista pubblicista, collabora con il Corriere del Trentino e dal giugno 2021 è direttrice responsabile del bimestrale "pro.di.gio" per l'inclusione sociale. Insignita dal Presidente della Repubblica del titolo di Alfiere del Lavoro nel 2010 e nominata dal Centro Internazionale per le Ricerche e gli Studi Interculturali di Trieste Giovane ambasciatrice dell’interculturalità 2011, ama viaggiare, scrivere e raccontare le storie di popoli apparentemente lontani, ma vicini a noi nel cuore, nei valori e nella voglia di dignità e riscatto. Due esperienze di volontariato internazionale in America Centrale sono state fonte d’ispirazione per i suoi romanzi “Cacao amaro” (2011) e “Il quaderno del destino” (2015), grazie alle cui royalties è nato il progetto “Un libro per una biblioteca”, volto a fornire materiali didattici ai bambini e ai ragazzi del Nicaragua rurale, affinché possano continuare a studiare e a lottare per realizzare i loro sogni.
Dal 2016, è ideatrice e curatrice del Premio Giuseppe Melchionna, un concorso artistico-letterario che ogni anno raduna a Trento un centinaio tra poeti, scrittori e fotografi provenienti da tutta Italia con l’obiettivo di superare le barriere architettoniche e culturali che ancora circondano le persone disabili e le loro famiglie. Dal 2018 al 2021 è stata direttrice della rivista storico-culturale “I Quattro Vicariati e le zone limitrofe” del Comune di Ala. Da un reportage in Guatemala è nato, nel 2019, il libro “Angelitos”, la storia vera – patrocinata dal Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento e da Amnesty International Italia – di Angelito Escalante, rapito da scuola e ucciso nel 2015 a undici anni da una banda di strada composta da ragazzini poco più grandi di lui, per essersi rifiutato di entrare nella gang e sparare a un autista come rituale di iniziazione. 

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