La mobilità diventa elettrica

22 settembre 2017
22 settembre 2017

 

SEMS 2017
“LA CONDIVISIONE PORTA LONTANO”
Sessione
La mobilità diventa elettrica
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
via Verdi, 26 - Trento - ore 14.30 

 

Coordina: Enzo Argante
Reteconomy Sky  

Programma

14.30   Marco Tubino
Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM)
Università degli Studi di Trento
Saluti introduttivi

14.40   Mauro Gilmozzi
Assessore alle infrastrutture e all'ambiente - Provincia autonoma di Trento
Le politiche e gli scenari futuri per la mobilità sostenibile

14.50   Loris Selmo
Agenzia Provinciale - Provincia autonoma di Trento
Le Azioni del Progetto Prepair sulla mobilità elettrica

15.10   Maurizio Fauri
Docente di Sistemi Elettrici per l’Energia – DICAM - Università degli Studi di Trento
Il Piano Provinciale della Mobilità Elettrica (PPME)

15.30   Pietro Menga
Presidente CEI CIVES
Mobilità elettrica a confronto: Europa e Italia

15.50   Marcelo Padin
Direttore di Electric Motor News
Evoluzione e prospettive della mobilità elettrica

16.10   Andrea Poggio
Responsabile di Legambiente per la Mobilità Sostenibile
Mobilità sostenibile pendolare: opportunità per imprese e dipendenti

16.30   Francesco Colaone
Direttore di ACSM Primiero
Il caso “Green Way Primiero”

16.50   Francesco Faccioli
Gruppo Dolomiti Energia
Progetto Ecofuel. L’esperienza di Dolomiti Energia a sostegno della mobilità elettrica

17.10   Discussione finale e conclusioni

17.30  Aperitivo di conclusione a buffet

18.00  Inaugurazione test drive in Via Verdi

 

Esposizione auto elettriche e test drive

14.00 – 20.00
18.00 inaugurazione ufficiale
Trento, via Verdi e via Maffei 

 

23 settembre 2017
Esposizione auto elettriche e test drive

10.00 – 18.00
Trento, via Verdi e via Maffei

 

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Il ruolo del progetto PREPAIR in Provincia

Il progetto PREPAIR (www.lifeprepair.eu), cofinanziato dal programma per l’ambiente e l’azione per il clima LIFE 2014-2020, che vede la Provincia Autonoma di Trento come partner, è finalizzato miglioramento della tutela qualità dell’aria nel territorio del Bacino Padano e della Slovenia e prevede, tra le altre, azioni di supporto alla mobilità elettrica tramite il rafforzamento di una rete tecnica con le regioni confinanti e con esperti del settore per studiare modalità condivise di diffusione di tale forma di mobilità. PREPAIR prevede inoltre l’organizzazione di eventi di divulgazione e sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza, in particolare in occasione della Settimana Europea della Mobilità, prevista ogni anno nel mese di settembre.

Il Piano “mobilità elettrica”

La Giunta provinciale di Trento ha approvato il 16 giugno 2017, in via preliminare, il Piano Provinciale della Mobilità Elettrica (PPME) con l’intento di perseguire due obiettivi di fondo: da un lato promuovere una pianificazione della mobilità innovativa e sostenibile che metta al centro le persone e non più il traffico; dall’altra spingere ulteriormente la provincia di Trento nella direzione di “Zero Emission Province”, migliorando la qualità tecnologica ed energetica, ma soprattutto quella turistico-ambientale del proprio territorio.

Il Piano si può inquadrare come una parte fondamentale del più generale Piano della mobilità sostenibile.

Alla base della strategia del PPME è il cambiamento delle modalità abituali di spostamento dei cittadini, soprattutto nei centri urbani, attraverso l’applicazione di soluzioni sostenibili, nel rispetto dell’ambiente, della salute, del clima e della sicurezza, volte a migliorare la qualità di vita presente e futura.

Per dare attuazione al Piano, per il quale la Provincia autonoma di Trento prevede di investire complessivamente 21 milioni di Euro, saranno promosse molteplici azioni, a partire dagli incentivi e contributi che vedranno destinatari i cittadini, che permetteranno di mettere in luce i vantaggi dell’utilizzo di una mobilità elettrica negli spostamenti quotidiani di tutti noi.

Obiettivi generali

✔ ridurre le emissioni di gas serra, i consumi energetici e le emissioni atmosferiche attribuibili al settore dei trasporti, nonché di inquinanti locali legati al “traffico di prossimità”; ✔ prevenire e contenere l’inquinamento acustico; ✔ contribuire a migliorare l'attrattiva del territorio trentino e la qualità dell’ambiente a beneficio dei cittadini, dell’economia e della società nel suo insieme.

Obiettivi specifici

✔ agevolare la realizzazione funzionale ed economica delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici; ✔ incentivare economicamente l’acquisto di veicoli elettrici ed anche dell’energia elettrica utilizzata per la mobilità; ✔ stabilire strumenti regolatori e disposizioni tecnico-normative specifiche; ✔ incentivare il roaming delle ricariche promuovendo il “contatore virtuale”; ✔ incrementare il servizio di bike sharing pubblico con biciclette a pedalata assistita; ✔ incentivare l’acquisto di cargo bike a pedalata assistita per la consegna delle merci in ambito urbano.

Infrastruttura di ricarica

Il PNIRE (Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica) ipotizza la disponibilità di circa 19mila colonnine sul territorio nazionale entro il 2020 (una colonnina ogni 3000 abitanti). In Trentino si prevede entro il 2025 la realizzazione di almeno 2500 punti di ricarica e l’immatricolazione di almeno 11 mila veicoli elettrici, uno ogni 45 abitanti.

Queste le tipologie di sosta per ricarica elettrica:

sosta prolungata (2 ÷ 10 ore) - I sistemi di ricarica ottimali in questo caso sono quelli “normal power”

sosta breve (30 min ÷ 2 ore) – Sono indicati sistemi di ricarica “normal power”, con potenza pari a 7 kW o 22 kW

fermata (inferiore a 30 minuti) – Si rendono inevitabili soluzioni “high power”, preferibilmente presso gli attuali distributori di carburante

Numero e ubicazione delle colonnine di ricarica

Comuni - Si ipotizza almeno una colonnina di ricarica per ogni comune del Trentino. Nel comune di Trento una colonnina ogni 150 posti auto nei più importanti parcheggi.
Nuclei familiari - Si ipotizza a regime una colonnina di ricarica lenta, per la ricarica notturna, ogni 800 famiglie.
Imprese - Si ipotizza l’installazione di almeno 1 colonnina di ricarica per ogni azienda con più di 50 addetti (oltre 38.000 imprese in Trentino).
Alberghi - Si ipotizza 1 colonnina per ogni albergo, per un totale di circa 1600 punti di ricarica.
Rete stradale - La rete stradale provinciale sarà servita da un sistema di alimentazione residuale con punti di ricarica ogni 6mila veicoli circolanti con almeno un centinaio di punti di ricariche rapida presso le stazioni di carburanti lungo l’Autostrada A22 del Brennero e sulle arterie principali.

Incentivazione provinciali

Gli incentivi economici riguarderanno cinque settori:

  • Installazione di colonnine di ricarica. Contributo medio di 1.000 Euro a colonnina, per i primi 6 anni e poi di 500 Euro per il settimo anno. L'incentivazione è rivolta prevalentemente alle utenze private ed alle strutture ricettive in modo da soddisfare le richieste di una mobilità elettrica soprattutto pendolare e locale.
  • Acquisto di veicoli elettrici. Contributo medio di 3.000 Euro a veicolo per 5 anni. Va considerato inoltre anche l'ulteriore sconto di 2.000 Euro a veicolo da concordare con i concessionari delle case automobilistiche costruttrici di veicoli elettrici mediante convenzione con la Provincia autonoma di Trento.
  • Acquisto di e-bike. È stata considerata un'incentivazione della durata di 5 anni per l'acquisto di e-bike con un incremento ipotizzato di circa 500 e-bike all'anno.
  • Consumo di energia elettrica. Il contributo medio per veicolo arriva ad un massimo di 315 Euro/anno.
  • Esenzione della tassa di proprietà dei veicolo.Il valore complessivo ipotizzato del mancato introito della tassa di proprietà ammonta ad oltre 12 milioni di Euro, considerando un incentivo di circa 300 Euro/anno per ogni veicolo esente.

Perchè un'auto elettrica?

Perchè è più efficiente. La conversione dell'energia dalle batterie alle ruote (efficienza) è di circa 85÷ 90 %, mentre è di 25÷ 40 %nei veicoli a benzina o gasolio; le auto elettriche, inoltre, recuperano circa il 15% dell'energia attraverso le frenate.

Perchè è "pulita". Se la generazione elettrica è da fonte rinnovabile si può parlare di assenza di emissioni in atmosfera per quanto riguarda la combustione (monossido di carbonio, ossidi di azoto e idrocarburi incombusti), mentre possono comunque esistere polveri sottili generate dall'usura delle gomme e dell'asfalto e, in parte, dal sistema di frenata; se la generazione elettrica è da combustibile fossile rimangono le emissioni causate dal sistema di generazione termoelettrica. L'assenza di emissioni inquinanti durante il suo utilizzo viene generalmente premiata con l'accesso libero alle zone di traffico limitato.

Perchè è silenziosa. Lo scarso livello di rumore dei veicoli elettrici migliora le condizioni di inquinamento acustico ed evita la realizzazione di barriere fonoassorbenti. Un'auto elettrica in funzione non produce più di 21 dB ed anche pensando ad un rumore artificiale (al di sotto dei 35 Km/h al fine di avvertire i non vedenti e i pedoni) la soglia di fastidio provocata dal traffico diminuirebbe sensibilmente rispetto ai motori a combustione interna.

Perchè è risparmiosa. Le auto elettriche non hanno bisogno di cambi d'olio o di altre manutenzioni tipiche dei motori meccanici come la sostituzione di filtri dell'aria, dell'olio e del combustibile, quindi i costi di manutenzione sono decisamente inferiori.