Civile o malata: l'economia in casa nostra

Seminari
11 aprile 2019
15 aprile 2019
11 e 15 aprile

Il percorso “Civile o malata: l’economia di casa nostra”  ha lo scopo di approfondire due temi opposti ed attualissimi: quello dell’infiltrazione mafiosa nei tessuti economici del Nord-Est e quello, d’altro canto, di come proprio l’imprenditoria virtuosa possa essere anticorpo e antidoto alle forme di illegalità e distorsione mafiosa, il tutto raccontato dalla viva voce di imprenditori ed amministratori pubblici, così come da docenti di questa ed altre Università.

“Mafie a Nord-Est: corruzione e impresa”

Giovedì 11 Aprile - ore 17.30 presso l’Aula Kessler del Dipartimento di Sociologia
Link evento: https://m.facebook.com/events/279119229646476/

Introduce:​ Giuseppe Espa, docente di statistica UniTrento 
Con: Fabrizio Costantino e Maria Michela Dickson (eCrime - ICT, law & criminology, autori di "The private Corruption Barometer"), Gianni Belloni (giornalista, membro di Larco)

Viviamo nella terra dove "la mafia non esiste", e "se esiste non mi riguarda"; 
Dove la "mafia del Brenta" preferiamo chiamarla "mala" o "banda" perché le mafie da queste parti ancora non siamo in grado di inchiodarle alla loro natura. 
Ragioneremo sul territorio del Nord-Est come esempio di tessuto imprenditoriale e produttivo attrattivo per le mafie, le quali attraverso corruzione e complicità sono riuscite ad accaparrarsi ampi spazi nell’economia legale e illegale del territorio.

“L’Economia che fa bene [comune]”

Lunedì 15 Aprile - ore 17.30 presso l’Aula Azzurra del Dipartimento di Economia e Management
Link evento: https://m.facebook.com/events/379431479560130/

Introduce:​ Carlo Andorlini, docente presso UniFi e membro “Ufficio nazionale Economia civile Legambiente” 
Con: Emiliano Fossi (Festival dell’economia civile di Campi Bisenzio), Tommaso Ramus (ricercatore Addiopizzo Travel), Andrea Ferruzzi (imprenditore locale)

Conclude: Michele Andreaus, docente di contabilità UniTrento

L'economia non è importante solo per il valore della sua produzione, per i posti di lavoro che crea, per la responsabilità sociale che promuove: è anche punto fondamentale di un reticolo civile che sviluppa antidoti all'indebolimento del bene comune. 

Per Libera, essere attore di una tale economia “civile”, significa a tutti gli effetti fare antimafia sociale. 
Questo incontro è pensato come “controcanto costruttivo” a una realtà economica inquinata e corrotta: così facendo faremo vera e propria antimafia. 

Per maggiori informazioni, contattate il Presidio Universitario Libera “Celestino Fava” - Trento:
Facebook: @PresidioLiberaUnitn
Mail: pres.unitrento [at] libera.it

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