Il regionalismo differenziato e il principio di eguaglianza

Laboratorio di Innovazione istituzionale per l’Autonomia integrale
10 maggio 2019
10 maggio 2019
Contatti: 

Luogo: Aula B - Palazzo di Giurisprudenza - via Verdi 53 - Trento

Orario: 9.15 - 18.00

Presentazione

L’ordinamento regionale italiano si qualifica formalmente per un assetto altamente differenziato, con riguardo sia alle autonomie speciali – ciascuna fondata su di un proprio statuto adottato con legge costituzionale l’uno diversificato dall’altro e aperta altresì ad un sistema tripolare che ha il suo baricentro di direzione politica in due Province autonome -, sia alle autonomie differenziate in base all’art. 116, 3° comma Cost. – ancora una volta ciascuna virtualmente dotata di una propria distinta titolarità di competenze -, sia, infine, alle autonomie di diritto comune.
 
Inevitabilmente, la differenziazione delle rispettive politiche pubbliche e della corrispondente dotazione di risorse e, in generale, dell’interpretazione del proprio ruolo rispetto alle aspettative dei cittadini da parte di ciascuna Regione e Provincia autonoma rende, da un lato, concreta e significativa la nozione stessa di autonomia territoriale e tuttavia, dall’altro, si riflette inevitabilmente sulla dimensione effettiva dell’eguaglianza dei cittadini.

L’incremento del tasso di differenziazione delle autonomie territoriali in corso sollecita una nuova riflessione sui rapporti fra queste ultime e l’eguaglianza dei cittadini così come sulla specifica funzione dello Stato che sia compatibile con la garanzia di equilibrio di sistema tanto dei requisiti della cittadinanza quanto dell’effettività di un’autonomia regionale presa sul serio.

La partecipazione è gratuita ma è necessaria l'iscrizione tramite form di adesione on line.

Programma 

9.15 Prima sessione 

Saluto di benvenuto
Fulvio Cortese, Preside della Facoltà di Giurisprudenza

Introduzione
Roberto Toniatti, Università di Trento

Presidenza
Francesco Bilancia, Università di Chieti 

Relazioni

Il regionalismo differenziato: a che punto siamo? Una riflessione su contenuti e procedura relativi all'attuazione dell'art. 116, III comma, Cost.
Lorenza Violini, Università di Milano 

Autonomie speciali, federalismo fiscale e principio di eguaglianza
Gianmario Demuro, Università di Cagliari 

11.00 - 11.15 Pausa 

Introducono il dibattito
Massimo Carli, Università di Firenze
Gianfranco Cerea, Università di Trento

Discussione e replica

12.45 Pausa pranzo 

14.15 Seconda sessione 

Presidenza
Francesco Palermo, Università di Verona e Eurac, Bolzano

Relazioni

Lo Stato regionale come integrazione: asimmetrie e contrappesi
Elena D’Orlando, Università di Udine 

Il regionalismo "contrattato" e il superamento del modello del "cafè para todos"
Giacomo D’Amico, Università di Messina 

16.00 - 16.15 Pausa

Introducono il dibattito
Esther Happacher, Università di Innsbruck​
Robert Louvin, Università della Calabria

Discussione e replica

18.00 Conclusioni

Gaetano Silvestri, Università di Messina, già Presidente della Corte costituzionale 

Responsabile scientifico

Roberto Toniatti, Università di Trento

Credits immagine in alto: Matteo Boato-Terra-2011 Olio su tela-100x100

Download 
application/pdfLocandina Regionalismo Differenziato(PDF | 2 MB)
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