La dottrina dell'entusiasmo poetico tra Sei e Settecento
Il termine «entusiasmo» ha avuto per secoli un significato assai distante dalla sua accezione moderna. A partire da due parallele tradizioni, derivanti l'una dallo pseudo-Aristotele del Problema XXX, 1 e l'altra dal Platone del Ione e del Fedro, passando per le filosofie orfiche del Quattro e Cinquecento, il viaggio di questa parola tra le lingue europee ha fatto sì che essa fosse associata di volta in volta a uno stato psicologico peculiare di esaltazione religiosa, di fanatismo politico, di potenza creativa. Tutti questi significati si mescolano e si fondono nel Settecento, quando l’improvvisazione poetica assurge, tappa dopo tappa, alla manifestazione più evidente degli effetti dell’entusiasmo, fino ad adombrare la possibilità di un suo uso politico nella temperie pre-rivoluzionaria.