Medioevi infiniti

Parlare di Medioevo, oggi, va di moda: ma di quale Medioevo stiamo parlando? Per convenzione storiografica e prassi manualistica, il Medioevo dura mille lunghi anni che si estendono dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) alla scoperta delle Americhe (1492), letteralmente in mezzo tra l’Antichità e la Modernità. Eppure, ieri come oggi il Medioevo non è soltanto un’epoca in sé conclusa, ma un tempo più lungo e potenzialmente infinito, un luogo aperto dell’immaginario collettivo che ha ininterrottamente continuato a ispirare la letteratura, l’arte, il pensiero, la musica e poi anche il cinema, le serie televisive e il fumetto.

Così, oltre al Medioevo propriamente detto, esiste un altro Medioevo, moderno e contemporaneo, che il video-documentario “Medioevo: paure e nostalgia”, ideato e diretto da Roberta Capelli, per il Centro di Alti Studi Umanistici del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, ha analizzato da diverse prospettive disciplinari, ponendo l’accento sull’ambivalenza della rappresentazione di quest’epoca nei secoli seguenti, tra stereotipi e rielaborazioni idealizzanti.

Per tracciare un percorso ideale a ritroso nel tempo, recuperando i segni e il senso della presenza e della vitalità del passato intorno a noi, quattro ospiti si confrontano sul tema dei “Medioevi infiniti”, dalla loro prospettiva privilegiata di interpreti dei mutamenti della società (Salvatore Abbruzzese e Mario Baudino) e del gusto (Wu Ming 4 e Jet Set Roger), sui quali si costruisce la nostra memoria culturale.

Intervengono

• Mario Baudino, giornalista 
• WuMing4, scrittore
• Jet Set Roger, cantautore
• Salvatore Abbruzzese, sociologo