Scavo di Cueva Anton, foto di João Zilhão

Formazione

ARCHEODAYS ALL’UNIVERSITÀ DI TRENTO

Due giornate di studio per archeologi tra mondo umanistico e mondo scientifico

1 febbraio 2017
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ARCHEODAYS ALL’UNIVERSITÀ DI TRENTO
di Diego E. Angelucci
Professore associato di Metodologie della ricerca archeologica presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.

Nell'archeologia attuale, la discussione scientifica è di grande importanza. Come molte altre discipline, l'archeologia si è fatta via via più complessa negli ultimi anni, acquisendo un corpus di approcci e di specializzazioni sempre più ricco e diversificato. A questo si aggiunga la prerogativa stessa di questa disciplina, che si colloca a cavallo tra il mondo umanistico e quello scientifico, che impiega un vasto ventaglio di metodi (che vanno dallo sporcarsi le mani sugli scavi fino alle analisi scientifiche e alle applicazioni informatiche, passando per la documentazione, l'inventariazione, la catalogazione e molto altro) e che, negli ultimi tempi, ha cominciato a interagire con molte altre scienze, quali la chimica, la fisica, le scienze sociali o l'informatica. Ed è proprio questa diversità di approcci, metodi, cronologie e aree geografiche che va a comporre i mille segmenti in cui è articolata l'archeologia del XXI secolo e che rende necessari i momenti di discussione, di verifica reciproca dei dati e di scambio di prospettive con altri colleghi.

Dal 2009 si svolgono, presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia, gli ArcheoDays, momento di incontro e di confronto per gli archeologi del nostro Ateneo. Gli ArcheoDays sono ormai un appuntamento fisso del calendario invernale, stagione in cui gran parte degli archeologi è impegnata nel lavoro 'a tavolino' e non da ricerche sul terreno, a cui è invece dedicata la stagione estiva. Gli ArcheoDays nascono come seminario di Metodologie della ricerca archeologica, durante il quale i dottorandi dell'ambito archeologico presentano e discutono lo stato di avanzamento delle proprie ricerche di fronte ai docenti, ai propri colleghi, agli studenti dei corsi magistrali e triennali e a tutte le persone interessate al patrimonio archeologico e alla ricerca in questo campo. Con il tempo l'evento si è ampliato, aprendosi a contributi esterni da parte di studiosi trentini e non. Le ultime edizioni hanno visto la partecipazione di archeologi del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, della Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia autonoma di Trento e di altri enti. 

La formula attuale degli ArcheoDays prevede due giornate di studio in cui è lasciato ampio spazio alle presentazioni, in modo che ciascuno possa esporre il proprio percorso di ricerca e i risultati, ma soprattutto con discussioni estese, per permettere lo scambio di informazioni e il confronto tra diversi punti di vista. Nell'edizione 2017, oltre alle presentazioni da parte del nucleo di dottorandi di archeologia del Dipartimento di Lettere e Filosofia, i partecipanti hanno potuto seguire le relazioni di dottori di ricerca che hanno completato il proprio percorso nel nostro Ateneo (Daniela Anesin e Fabio Santaniello) e di ricercatori dell'Università di Siena (Pierluigi Pieruccini e Davide Susini), che hanno presentato i primi risultati di un progetto dell’ ERC (European Research Council) dedicato all'analisi dei paesaggi medievali della Toscana meridionale. ArcheoDays 2017 è stata un’occasione di studio e di discussione che ha fornito uno spaccato della varietà e della complessità dell'archeologia attuale