Maryam Mirzakhani. Courtesy of the Mirzakhani Family.

Formazione

MARYAM MIRZAKHANI: BRILLANTE STUDIOSA E FONTE D’ISPIRAZIONE

La prima donna vincitrice della medaglia Fields per la matematica

28 febbraio 2018
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di Mario Planchesteiner
di Mario Planchesteiner
Studente del corso di laurea magistrale in Filologia e critica letteraria, in Servizio Civile Universale Provinciale presso il Servizio orientamento dell'Università di Trento.

Il 30 gennaio si è tenuto l’ultimo incontro di “Geni ed eroi della scienza”, un ciclo di seminari di approfondimento dedicati ai vincitori dei premi Nobel e ai loro studi. L’incontro, tenuto dal professor Claudio Fontanari del Dipartimento di Matematica dell'Università di Trento, è stato dedicato a Maryam Mirzakhani, vincitrice nel 2014 della medaglia Fields,  un premio riservato ai giovani matematici che per il suo prestigio viene definito il “premio Nobel della matematica”. 

Maryam Mirzakhani nasce a Teheran il 5 maggio 1977. È la prima studentessa iraniana a vincere le Olimpiadi internazionali della matematica nel 1994, ripetendo il successo anche l’anno successivo e dimostrando così le sue capacità eccezionali. Si laurea a Teheran nel 1999 per poi trasferirsi negli Stati Uniti e conseguire il dottorato ad Harvard. Dopo un periodo di ricerca al Clay Mathematics Institute e l'insegnamento a Princeton, a 31 anni diventa professoressa universitaria nella prestigiosa università di Standford. 
Gli studi di Maryam Mirzakhani si concentrano su un settore della matematica denominato geometria algebrica. Questo particolare ramo si occupa dello studio di superfici bidimensionali in spazi di dimensione maggiore con l'obiettivo di classificarle e trovare dei determinati parametri che descrivano completamente una particolare famiglia di superfici. Ad esempio il numero di buchi che una superfice presenta permette di distinguere famiglie di superfici diverse. Un elemento stupefacente, oggetto anche degli studi di Maryam Mirzakhani, è il fatto che l'insieme di tutti questi parametri risulti essere esso stesso una figura geometrica. Questo insieme, detto "spazio di moduli", può essere quindi anch'esso studiato e dalle sue caratteristiche, ad esempio dal suo volume, possono essere estrapolate informazioni riguardati le superfici di partenza. Grazie all’importanza di questi studi, è la prima donna a vincere il Premio Fields che le viene assegnato nel 2014 a Seul. 

In un’intervista rilasciata in occasione dell’assegnazione del premio, racconta il suo avvicinamento alla matematica, iniziato «come una sfida» per diventare poi una vera e propria passione: «è come perdersi in una giungla, raccogliere tutte le conoscenze a tua disposizione e cercare di usarle per inventarti qualche trucchetto. Con un po' di fortuna, te la puoi cavare». Maryam Mirzakhani ha dimostrato nella sua carriera un’intelligenza fuori dal comune. Secondo Steven Kerckhoff, suo collaboratore e professore a Stanford, ciò che l’ha distinta dagli altri ricercatori è stata «la capacità di mettere insieme pezzi disparati in maniera originale».  Emblematica è l’immagine di lei che disegna le superfici oggetto dei suoi studi su enormi fogli di carta stesi sul pavimento, scambiati dalla figlia piccola per dipinti.

Maryam Mirzakhani muore nel 2017 a causa di un tumore a soli 40 anni, lasciandoci il ricordo di una brillante studiosa e una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di ricercatrici e ricercatori.