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Formazione

OLTRE I CONFINI: INTEGRAZIONE E LEGALITÀ

Lezioni con i detenuti per riflettere su natura e funzione della pena

14 marzo 2018
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Matilde Bellingeri
Carlo Casonato
di Matilde Bellingeri e Carlo Casonato
Rispettivamente alumna e professore presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.

Dopo la prima esperienza di lezioni in carcere sulla Costituzione, quest’anno si raddoppia. I temi trattati infatti saranno due, per due classi di studenti della Casa Circondariale di Gardolo: Costituzione per la prima e immigrazione per la seconda. 

"Oltre i confini", non solo nel titolo:  il nuovo progetto  vorrebbe diventare una consuetudine da ripetersi ogni anno, per contribuire al reinserimento sociale attraverso la conoscenza e la cultura. La rinnovata convenzione tra la Facoltà di Giurisprudenza di Trento e l’Associazione Provinciale per l’Aiuto Sociale (APAS) di Trento si basa su questa convinzione ed è l’espressione di importanti sinergie del territorio trentino, soprattutto se si considera che l’iniziativa è sostenuta interamente dal volontariato.

Entusiasti dell'esito ottenuto dalla prima edizione, per questo nuovo ciclo di incontri abbiamo organizzato due diversi gruppi di dialogo che si confronteranno sul tema della Costituzione e su quello dell'immigrazione. 

Le lezioni hanno preso il via l'8 febbraio 2018 e proseguiranno fino al mese di maggio. Si affronterà e si parlerà del significato di Costituzione, con l’obiettivo di rendere più concrete le finalità di emancipazione, integrazione e rieducazione della pena previste dalla nostra Carta fondamentale. 

Altri temi al centro di questo gruppo di dialogo saranno il principio di eguaglianza, di libertà personale, di lavoro e di libertà religiosa; ma anche l’immigrazione, un tema che gli stessi detenuti hanno scelto e proposto ai docenti. Essere riusciti a suscitare interesse su temi così attuali è motivo di grande soddisfazione per tutti noi che abbiamo creduto nel progetto. Gli obiettivi del progetto sono molti. Tra quelli più importanti vi sono la formazione e la sensibilizzazione, non solo  dei detenuti, ma anche dei relatori. Gli strumenti predisposti per il raggiungimento di questi obiettivi non sono solo i laboratori tecnici e le attività, bensì anche il dialogo e la riflessione a proposito delle questioni che riguardano la società.

Questo percorso di formazione è pensato come occasione utile anche alla cittadinanza, perché è importante essere consapevoli del fatto che anche in carcere è necessario garantire uno spazio di riflessione, non solo scolastico, a testimonianza che le tematiche discusse nella società dei giusti non hanno confini: dentro come fuori toccano la coscienza della gente. In un momento storico come quello che il nostro paese sta vivendo in riferimento alla funzione e alla natura della pena, è bene richiamare il suo ruolo costituzionale di rieducazione e umanità. 

La nostra Carta fondamentale, del resto, parla di pena, non di carcere; e seppure si tratti di concetti piuttosto semplici da enunciare, non altrettanto può dirsi in riferimento alla loro comprensione più profonda, in considerazione dei molteplici significati attribuiti alla parola pena. Anche per questo motivo l’Associazione APAS e la Facoltà di Giurisprudenza trovano doveroso sostenere e ribadire il diritto costituzionale alla rieducazione, in tutti i suoi significati e risvolti.

I volontari e operatori APAS coinvolti nel progetto sono Matilde Bellingeri, Maria Coviello, Aaron Giazzon. I docenti dei singoli incontri sono: Carlo Casonato, Fulvio Cortese, Chiara Cristofolini, Barbara Marchetti, Elena Mattevi, Antonia Menghini, Simone Penasa afferenti alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento; Marta Tomasi della Libera Università di Bolzano; Lucia Busatta dell’Università di Padova; Giuseppe Sciortino, professore presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell'Università di Trento; Michele Larentis, coordinatore Atas, Stefano Paternoster, professore al Liceo Scientifico Leonardo da Vinci di Trento e Raissa Rigotti, volontaria Gr.I.S. Trentino (Gruppo Immigrazione e salute del Trentino).