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Formazione

COME PREVENIRE LA DISPERSIONE SCOLASTICA?

Buone pratiche educative tema centrale in un convegno internazionale a Trento

18 aprile 2018
Versione stampabile
di Olga Bombardelli e Marta Codato
Rispettivamente professoressa e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.

PREDIS (2015-2018) è un progetto Erasmus plus per la prevenzione della dispersione scolastica attraverso strategie inclusive. Condotto da 5 paesi europei – Germania, Italia, Slovenia, Romania, Austria – è cominciato con un'analisi dei bisogni, tramite interviste a studenti, dirigenti e docenti, e poi si è sviluppato in un corso rivolto agli insegnanti ed ai responsabili di associazioni in campo educativo (per migranti ecc.).

La dispersione scolastica è un fenomeno molto preoccupante, perché riguarda il futuro della società: il fatto che i giovani lascino prematuramente la scuola accresce il rischio di disoccupazione, povertà ed emarginazione sociale. D’altra parte, un Paese che miri ad essere moderno e tecnologico dovrebbe poter contare su persone che abbiano acquisito competetenze specifiche. L’abbandono scolastico prematuro è uno dei principali fattori considerati dalla Commissione europea nella valutazione dei progressi fatti dagli Stati membri nel settore istruzione e formazione. In Italia prevale nel sud e nelle isole, ma sta gradualmente diminuendo: infatti tra il 2009 e il 2014 la percentuale di early drop out tra i 18 e i 24 anni è scesa dal 19,2% al 15% e ora è al 13,8 %. Ma si è ancora lontani dall’obiettivo del 10% fissato dall’Europa per il 2020. Gli studenti di genere maschile hanno quasi il doppio delle probabilità di lasciare l’istruzione scolastica con basse qualifiche o addirittura con nessuna. Oltre al genere, altri elementi che concorrono a causare il fenomeno dell’abbandono in Italia sono il passato di migrazione, lo svantaggio socio-economico e infine dinamiche di carattere personale.

Per rispondere ai fattori primariamente correlati all’abbandono scolastico vi è la necessità di integrare tre prospettive: sociale, politica ed educativa: il progetto PREDIS si sta sforzando di procedere in questa direzione. Tra i materiali realizzati, il team ha dato vita a: un questionario di autoriflessione per studenti; attività implicanti la cooperazione – con scopi sovraordinati – tra soggetti provenienti da diversi background culturali, in modo che possano prendere consapevolezza di stereotipi e pregiudizi e sviluppare appieno le proprie competenze; attività utili per riflettere sulle conoscenze e competenze sviluppate. Tra queste attività rientra quella di costruzione del proprio curriculum europeo.

Si sono tenuti diversi incontri di presentazione del progetto. Alcune tra le pratiche educative identificate come esemplari verranno presentate il 20 e il 21 aprile presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, in occasione di un convegno internazionale, rivolto principalmente a insegnanti ed educatori.