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Formazione

PROMUOVERE LE IMPRESE ITALIANE ALL’ESTERO

Far dialogare ricerca accademica e politica economica per favorire l'internazionalizzazione

6 aprile 2016
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PROMUOVERE LE IMPRESE ITALIANE ALL’ESTERO
di Stefano Schiavo
Professore associato presso la Scuola di Studi Internazionali e il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.

Nell’attuale contesto economico, la debolezza della domanda interna fa sì che molti paesi guardino all’export come uno dei motori della crescita. Di conseguenza, la capacità delle imprese di penetrare e competere sui mercati esteri rappresenta una delle grandi sfide per il futuro: questo vale anche per il sistema produttivo nazionale e locale, il cui grado di internazionalizzazione è ancora significativamente più basso rispetto a quello dei territori limitrofi. 

Negli ultimi 10-15 anni la letteratura economica che si occupa di commercio internazionale è stata caratterizzata da una vera e propria rivoluzione che ha portato al centro della scena l’impresa, anziché il settore industriale o il sistema economico nel suo complesso, come avveniva in precedenza. Gli studi recenti quindi si concentrano sui comportamenti delle imprese nei mercati internazionali e sui fattori che li influenzano. Anche all’Università di Trento, un buon numero di docenti e ricercatori afferenti sia al Dipartimento di Economia e Management sia alla Scuola di Studi Internazionali è impegnato in questo ambito di ricerca con ottimi risultati in termini di pubblicazioni e collaborazioni nazionali e internazionali.

Comprendere come le imprese reagiscono ai cambiamenti del contesto economico (siano essi indotti da azioni di politica economica o da shock imprevisti) è un passo fondamentale per poter disegnare politiche efficaci e azioni di supporto all’internazionalizzazione adeguate. Infatti, uno dei benefici del focus sull’impresa che caratterizza le recenti teorie del commercio internazionale è senza dubbio quello di facilitare il dialogo tra ricerca accademica e le istituzioni preposte alla politica economica. Sono le imprese, e non i paesi, che esportano: le nuove teorie offrono quindi gli strumenti concettuali per capire che, pur messe di fronte alle stesse opportunità, imprese con caratteristiche diverse fanno scelte diverse e che ogni azione di politica economica ha effetti differenziati sulle varie imprese. 

I fatti stilizzati più importanti messi in luce dalla ricerca in questo campo riguardano le imprese che operano sui mercati internazionali, che sono una minoranza, e le loro caratteristiche: gli esportatori tendono a essere più grandi, produttivi e innovativi rispetto ai loro concorrenti che operano solo sul mercato domestico. La spiegazione di questo fatto è fornita dalla presenza di costi fissi d’entrata che richiedono investimenti da compiere prima che l’impresa possa iniziare a esportare. Tali costi, uniti alla presenza di imperfezioni di mercato (asimmetrie informative, difficoltà ad accedere al credito, ...) possono limitare la capacità delle imprese di penetrare i mercati esteri e quindi rappresentano barriere significative in particolare per le piccole e medie imprese. 

Per ridurre gli effetti negativi che tali vincoli alla crescita delle imprese possono avere sull’intero sistema economico, molti governi (locali, nazionali e sovranazionali) attuano azioni di supporto all’internazionalizzazione, che sono spesso demandate a specifiche agenzie. In Italia questo ruolo è svolto dallICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane che vanta un’esperienza di 90 anni in questo campo e si avvale di una rete estera di uffici su oltre 60 paesi. L’ICE, alla stregua delle omologhe agenzie straniere, svolge attività di supporto che vanno dalla fornitura di informazioni in merito ai mercati di destinazione allo sviluppo di azioni promozionali, dall’assistenza nell’ambito degli appalti internazionali alla formazione di giovani manager con competenze mirate. In un contesto dove la competizione internazionale si fa sempre più forte, la sfida che questi attori istituzionali si trovano ad affrontare è quella di fornire alle imprese un servizio quanto più possibile “su misura”, mirato cioè agli specifici colli di bottiglia che ogni impresa, nella sua diversità, si trova ad affrontare. 

Sfruttando la presenza a Trento di un gruppo di funzionari dell’ICE in occasione del Roadshow per l'Internazionalizzazione (23 marzo), la Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento ha ospitato Marco Saladini, Senior Officer dell’ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, organizzando due eventi per gli studenti del Master in European and International Studies. Lo scorso 21 marzo il dottor Saladini ha condotto un workshop intitolato “How to write a country report” in cui ha condiviso con una trentina di studenti alcuni trucchi del mestiere inerenti alla stesura di un report paese. Il 22 marzo nel seminario “Export Promotion Policies in Action” ha illustrato le attività dell’ICE e le opportunità di formazione e stage disponibili a studenti e giovani laureati.