Gli studenti a Jyväskylä (Finlandia): Francesca Bertè, Giulia Boller, Giulia Piffer, Alberto Scala e Federica Zanotto

Internazionale

STUDENTI DI INGEGNERIA IN FINLANDIA

Progettare ambienti all’avanguardia per anziani e disabili con il programma intensivo Erasmus IP Smart Home

14 maggio 2014
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Anche quest’anno il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento ha partecipato al programma intensivo Erasmus “IP Smart Home” coordinato dalla Westsächsische Hochschule Zwickau e tenutosi a Jyväskylä (Finlandia) dall’1 al 15 marzo 2014. 

L’obiettivo del programma era incentrato sulle metodologie per il recupero di edifici esistenti con soluzioni tecnologiche ed ergonomiche per migliorare la qualità della vita nelle abitazioni di anziani e disabili, in modo da permettere loro più ampi margini di autonomia e una residenzialità indipendente. Il tema, di grande importanza e attualità, è sempre più sentito in Europa dove le statistiche segnalano un lento, ma inesorabile e progressivo invecchiamento della popolazione europea. 

Al programma hanno partecipato 32 studenti, cinque per ogni nazione, provenienti da: Zwickau (Germania), Cluj-Napoca (Romania), Eindhoven (Olanda), Geel e Turnhout (Belgio), Jyväskylä (Finlandia) e Trento (Italia). Gli studenti provenivano da diversi corsi di laurea e aree disciplinari: Ingegneria Edile/Architettura, Ingegneria biomedica, Ingegneria meccatronica, Ingegneria del wellness, Informatica, Scienze infermieristiche, Terapia occupazionale, Logopedia e Podologia. Gli studenti dell’Università di Trento: Francesca Bertè, Giulia Boller, Giulia Piffer, Alberto Scala e Federica Zanotto, tutti del corso di laurea in Ingegneria Edile-Architettura, sono stati selezionati con i criteri della graduatoria Erasmus sui 40 che avevano fatto domanda di partecipazione. 

In un clima internazionale e multidisciplinare gli studenti sono stati divisi in cinque gruppi, composti da un rappresentante per ogni nazione, e hanno lavorato per due settimane su un progetto assegnato integrando competenze e background culturale. Parallelamente hanno partecipato a seminari tematici importanti per capire e sperimentare le necessità di un anziano/disabile nella vita di tutti i giorni all’interno e all’esterno degli edifici. Inoltre gli studenti hanno sperimentato di persona l’esperienza della sedia a rotelle, hanno visitato un prototipo di una Smart Home e un centro di riabilitazione. 

Ogni università partecipante era rappresentata da un professore che durante il programma intensivo ha assistito gli studenti e ha tenuto un seminario sulla disciplina di propria competenza. Il professor Antonio Frattari del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, ha svolto un seminario incentrato sulle metodologie di progettazione delle Smart Homes e ha mostrato alcuni esempi di “best practices” relativi a progetti e realizzazioni degli ultimi 5 anni del Laboratorio di Progettazione edilizia dell’Università di Trento. 

La “giornata tipo” era organizzata in modo da alternare seminari e laboratori progettuali durante i quali i diversi gruppi hanno sviluppato i progetti di riabilitazione di edifici esistenti sotto la guida dei docenti delle diverse università in un fattivo lavoro improntato sul concetto del “leaning by doing”. In questo modo gli studenti hanno potuto approfondire le tematiche fondanti del programma intensivo, sviluppando il progetto di riutilizzo di un edificio esistente in una casa accessibile da anziani o persone con difficoltà di movimento e comprensione. Le tematiche affrontate, pur essendo unitarie, variavano nella pratica applicazione. Ogni gruppo ha infatti affrontato un progetto diverso finalizzato a specifici utenti con specifiche debolezze in ambito motorio, sensoriale o cognitivo.

L’esperienza, molto stimolante per gli studenti di Trento, non è stata solo a livello didattico, ma anche umano e relazionale. Aiutati, infatti, dai loro colleghi di Jyväskylä, hanno potuto sperimentare una completa immersione nella cultura finlandese. Fondamentale anche l’occasione di scambio culturale, permessa dal fatto di aver soggiornato per due settimane nello stesso ostello con i ragazzi provenienti dalle altre nazioni europee.