Martedì, 30 gennaio 2018

Un’arma di precisione contro il DNA malato

Il CIBIO trova il metodo per uccidere il DNA malato; lo studio trentino pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology: Anna Cereseto senior author dell'articolo

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L’editing genomico diventa adulto. Il metodo per modificare il DNA a scopo terapeutico, proposto e sviluppato originariamente a Berkley e all’MIT di Boston, è dovuto passare per la collina di Trento per raggiungere l’affidabilità e la sicurezza necessari nelle applicazioni cliniche. 

E la svolta, integralmente realizzata al CIBIO – Centro di biologia integrata dell’Università di Trento, potrebbe avere effetti a breve termine per la terapia genica delle malattie.

Orgoglio e soddisfazione per Anna Ceresetoprofessoressa del CIBIO e senior author dell’articolo - che descrive lo studio sulla rivista di biomedicina “Nature Biotechnology”. L’articolo, dal titolo A highly specific SpCas9 variant is identified by in vivo screening in yeast, è disponibile in Open Access al link: https://www.nature.com/articles/nbt.4066

Il CIBIO sbaraglia così la concorrenza scientifica internazionale. 

Gli ambiti di applicazione del “correttore perfetto” evoCas9 non si limitano alle malattie genetiche e ai tumori, ma si estendono agli altri settori non medici in cui il genome editing è ormai essenziale: il miglioramento delle piante di interesse alimentare e degli animali da allevamento.

Lo studio ha generato, accanto alla pubblicazione, un brevetto, già depositato e già oggetto di interessi molteplici. Ancora qualche mese e si capirà se e come evoCas9 continuerà a essere una storia trentina.

Tutti i dettagli nel comunicato stampa