Venerdì, 2 febbraio 2018

Progetto Limadou: protagonista un team di ricerca trentino

Nella missione spaziale che studia i terremoti, i dati rilevati dal satellite saranno analizzati all’INFN/TIFPA, il centro nato dalla collaborazione tra UniTrento, FBK e APSS

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Nella missione spaziale cinese, lanciata oggi - venerdì 2 febbraio - e incentrata sullo studio dei terremoti e supportata da una collaborazione scientifica internazionale, la ricerca e la tecnologia trentina giocano ruoli da protagoniste.

Responsabile dell'analisi dei dati di HEPD, il rivelatore di particelle a bordo del satellite, sarà infatti un team di ricerca dell’INFN/TIFPA (Trento Institute for Fundamentals Physics Applications), il centro scientifico e tecnologico sviluppato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con l’Università di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e l’Azienda provinciale per i servizi sanitari, mentre nel rivelatore sono presenti i sensori di silicio sviluppati e realizzati nei laboratori di microtecnologia di FBK.

Con il progetto Limadou l’Italia - per la prima volta - porta a bordo di una missione cinese un proprio strumento. Si tratta di HEPD (High Energic Particle Detector), un rilevatore sviluppato per misurare le variazioni nel flusso delle particelle che precipitano verso il basso in seguito a perturbazioni generate da fenomeni solari, sismici e antropici.

E il lancio di CSES (China Seismo-Electromagnetic Satellite) coinvolge anche chi fa ricerca sulla collina di Trento, ma non solo; infatti per il rivelatore di Limadou, FBK ha sviluppato e realizzato con la propria tecnologia dei chip di quasi 100 cm2, un risultato che pochi al mondo possono essere in grado di assicurare.

Limadou prende forma in seguito all’accordo firmato tra le agenzie spaziali italiana e cinese nel 2013 che coinvolge l’Italia nella realizzazione della piattaforma spaziale cinese per lo studio degli eventi sismici.

La missione CSES, che vede l’Italia partner di primo piano con Limadou e HEPD, ha l’obiettivo di identificare e studiare possibili fenomeni precursori sismici di tipo elettromagnetico, ionosferico e magnetosferico. Obiettivo della missione è individuare correlazioni spazio temporali tra le variazioni di parametri fisici osservabili dallo spazio e l’avvento di terremoti di grande intensità, ma anche di studiare i meccanismi alla base di queste correlazioni.

Maggiori dettagli nel comunicato stampa ASI/INFN.