Il ruolo della Romania nella guerra è al centro della puntata numero 49 del calendario digitale "La Grande guerra + 100".
L’8 maggio 1918 un argomento dominava le prime pagine dei giornali dell’Impero austro-ungarico: il trattato di pace firmato il giorno prima con la Romania.
Esso concluse definitivamente la campagna militare del 1916/17 che le Potenze centrali avevano condotto con successo grazie alla mobilitazione di tutte le forze disponibili, ma a cui riuscirono a porre termine soltanto con lo scoppio della Rivoluzione russa.
La pace di Bucarest, siglata il 7 maggio 1918 fra Romania e Imperi centrali, pone fine all'occupazione militare di gran parte del Paese, entrato in guerra nell'agosto del 1916 contro Austria-Ungheria, Germania e Turchia.
Un evento che aveva preoccupato questi ultimi, timorosi di un indebolimento sul fronte orientale e balcanico.
Pochi mesi dopo aver firmato la pace, resosi conto che la situazione degli Imperi centrali sta peggiorando, il re di Romania denuncia il trattato e rientra in guerra.
Ciò gli consente di sedere al tavolo della pace dalla parte dei vincitori.
La Romania raddoppia così il suo territorio e la sua popolazione.
La puntata contiene pezzi scritti da ricercatori delle università partner del progetto "LaGrandeGuerra+100": Joachim Burgschwentner (Innsbruck) ha scritto il testo principale, mentre Wojchek Lysek (Cracovia) ha dedicato un intervento alla pace di Bucarest.
Anche la galleria fotografica è dedicata al ruolo della Romania in guerra.
Helena Trnkova (Montpellier) si è occupata della biografia del presidente francese Poincaré, uno dei protagonisti politici della guerra tenacemente combattuta dalla Francia per difendersi.
La puntata è consultabile online sul sito: www.lagrandeguerrapiu100.it
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In allegato un'immagine tratta dal Calendario della Grande Guerra.