BUM - Biblioteca Universitaria Mesiano. Esterno. Foto Pierluigi Cattani Faggio

Vita universitaria

BUM, non solo libri e scaffali

Armonia e funzionalità in una biblioteca pensata per lo studio e l'aggregazione

10 dicembre 2021
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Sonia Stenico
di Sonia Stenico
Sonia Stenico è responsabile delle biblioteche scientifiche del Sistema Bibliotecario di Ateneo

Ora che studenti e studentesse frequentano nuovamente le lezioni in presenza, gli spazi universitari hanno ritrovato quella vivacità che da tempo non si respirava più. 
Uno dei simboli di questa rinnovata partecipazione può senz’altro essere considerata la BUM - Biblioteca Universitaria Mesiano: inaugurata solo sette mesi fa e innovativa nella concezione degli ambienti, ospita giornalmente centinaia di studenti e studentesse che si recano in biblioteca non solo per studiare ma anche per socializzare e riassaporare una vicinanza che si era un po’ perduta. E non è un caso che la biblioteca non venga scelta solo da ragazze e ragazzi iscritti nei dipartimenti di collina: in un ambiente in cui tutte le componenti concorrono alla realizzazione di un’opera bella e nello stesso tempo funzionale (con una profonda connotazione green, come illustrato nell’articolo scritto da Michela Favero per l'inaugurazione), sembra quasi che studiare risulti meno faticoso.

Grazie ad un’intensa collaborazione e condivisione di idee fra architetti, tecnici e bibliotecari, la BUM coniuga infatti funzionalità con i più moderni concetti di luce, atmosfera, paesaggio e perché no, colore e design. E gli innovativi aspetti di arredo sono stati  integrati con le funzioni di servizio, quelle più tradizionali come consultazione prestito e consulenza bibliografica e quelle più avanzate e tecnologiche necessarie per la ricerca o l'apprendimento online.
La biblioteca si propone anche come luogo di socialità e aggregazione. La prima occasione è stata offerta lo scorso 1° dicembre con la premiazione, negli spazi della biblioteca, della proposta vincitrice nell'ambito del Progetto Fuori dall'ombra, con l’allestimento della mostra fotografica di tutte le proposte in concorso e con l’esposizione di una selezione di libri legati al tema della violenza di genere.

Nelle intenzioni, questa manifestazione dovrebbe essere la prima di una serie di iniziative ed eventi culturali destinati a coinvolgere, quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, non solo la comunità universitaria ma anche la cittadinanza. 
La stessa progettazione degli spazi, infatti, nel solco di una corrente architettonica contemporanea di alto livello, ha considerato un uso flessibile e molteplice dell’ambiente, che deve poter accogliere funzioni differenti e allo stesso tempo essere in grado di potersi modificare facilmente. Le sale al piano inferiore ad esempio, normalmente utilizzate per lo studio, sono dotate di tavoli su ruote ripiegabili, che permettono di ospitare laboratori di disegno, seminari di architettura, esposizioni fotografiche o altri eventi. Allo stesso modo la sala polifunzionale del piano terra è dotata di apposite innovative apparecchiature elettroniche che danno la possibilità di creare un ambiente adeguato per una conferenza, un cineforum, un dibattito o per seguire un evento da remoto.

Ma la BUM rimane principalmente una biblioteca e come tale mette a disposizione libri, riviste e tutti i servizi necessari per lo studio, la didattica e la ricerca.
Dall’importante raccolta di architettura con i testi fondamentali della disciplina e le maggiori testate di riviste, si passa alle oltre trentamila opere di ingegneria vista nelle sue varie specializzazioni, dalla meccanica alla chimica e all’elettronica, senza dimenticare l’ambiente e gli ecosistemi.  Frutto di trent’anni di acquisizioni, è una raccolta unica e preziosa in tutta la provincia, spesso oggetto di interesse da parte di professionisti del territorio e cultori della materia.
Al piano d’entrata, gli scaffali ergonomici modulari ospitano i testi della didattica consigliati o richiesti dai docenti per la preparazione degli esami dell’anno in corso e di quelli immediatamente precedenti. Una raccolta che viene costantemente monitorata e aggiornata dai bibliotecari e che permette sempre la possibilità di trovare almeno una copia dei libri d’esame. E con l’aiuto della tecnologia RFID (Radio-Frequency IDentification) le operazioni di prestito e restituzione possono essere effettuate in completa autonomia.
 
Il totale dei posti a sedere in più di mille metri quadri di spazio aperto al pubblico sono 340, distribuiti in sale spaziose o in ambienti più ristretti e riservati, a cui si aggiungono le comode sedute lungo le vetrate, destinate, perché no, ad un meritato relax favorito dalla bellissima vista sulle montagne e sulla città.