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L'impresa che esperimenta. Come usare le decisioni per imparare

di Enrico Zaninotto

19 gennaio 2022
Versione stampabile

Abbondano i libri su “come imparare a prendere le decisioni manageriali”. Questo volume, rovesciando la prospettiva, è dedicato a capire che cosa e come si può imparare dalle decisioni prese. Per imparare dalle decisioni occorre che i manager adottino lo spirito sperimentale proprio dello scienziato: forzino le condizioni esterne per ottenere risultati inattesi e ne valutino gli esiti. Prima di arrivare al test di mercato, l’impresa può costituirsi come un luogo sperimentale che indirizza l’esplorazione dell’ambiente per trovare nuove soluzioni organizzative e di mercato e ne valuta l’efficacia, individuando i “perché”. L’impresa che esperimenta valorizza appieno la conoscenza che si produce attraverso il suo stesso operare. Ma la costruzione dell’impresa che esperimenta richiede che il management esca degli schemi tradizionali: sfugga alla polarizzazione tra l’applicazione di modelli di gestione preconfezionati e l’affidarsi all’esperienza per agire caso per caso. Il volume offre anche una riflessione critica dei modelli di formazione manageriale dominanti e di proposta di nuovi approcci formativi.

Enrico Zaninotto è professore presso il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Trento

Dalla Prefazione (pag. X)

Incorporare esperimenti nelle decisioni aziendali rappresenta ormai una sorta di nuovo gold standard, soprattutto per le decisioni in condizioni di elevata incertezza e finalizzate all’innovazione. Tuttavia, il loro uso postula che manager e imprenditori siano disponibili a rivedere le proprie premesse decisionali. Il che non capita spesso. Manager e imprenditori preferiscono avere piani da “implementare” piuttosto che ipotesi da testare, dando per scontato che tali piani funzioneranno. Inoltre, l’approccio sperimentale richiede che manager e imprenditori abbiano chiari i meccanismi tali per cui una certa causa (azione, investimento ecc.) genererà un certo effetto (ricavi, costi, produttività, qualità ecc.). Tali meccanismi devono essere considerati ex-ante ed è necessario considerare quali altri effetti non desiderati la ‘causa’ potrà generare o quali altri meccanismi alternativi potrebbero produrre gli stessi effetti. Infine, l’approccio sperimentale postula che imprenditori e manager scelgano misure appropriate, valide e affidabili e siano in grado di stimare l’effetto atteso dell’intervento sperimentale e più in generale la ‘potenza’ dell’esperimento.

Per gentile concessione della Casa editrice Egea.