Martedì, 26 luglio 2016

IPSP 2016 premia la proposta della squadra di cervelli che ha affrontato il problema posto da Sepr Italia Spa.

Per una settimana studenti e giovani ricercatori hanno cercato il modo per migliorare prodotti e processi di aziende locali

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Tutte e quattro sono state definite delle soluzioni interessanti, ma quella considerata migliore dalla commissione di valutazione è stata la proposta per ottimizzare i tempi di raffreddamento dei blocchi ceramici refrattari prodotti da Sepr Italia.

Si è conclusa al Polo scientifico e tecnologico “Fabio Ferrari” (Povo 2) con la premiazione della soluzione e del gruppo di giovani cervelli che l’ha proposta, IPSP 2016 – Industrial Problem Solving with Physics, l'iniziativa organizzata dal Dipartimento di Fisica e dalla Divisione Supporto Ricerca Scientifica e Trasferimento Tecnologico dell’Università di Trento in collaborazione con Confindustria Trento e Trentino Sviluppo
- Polo Meccatronica per creare sinergia tra università e mondo industriale nel segno dello scambio di esperienze, del trasferimento di conoscenza e dello sviluppo di soluzioni innovative personalizzate.

Oltre a Sepr Italia, hanno partecipato Arconvert Spa, Bonfiglioli Mechatronic Research Spa ed Eurotex Filati Srl.

Flavio Deflorian, prorettore vicario e al supporto al sistema produttivo dell’Università di Trento, commenta: «Continua, dopo alcuni anni, l’iniziativa IPSP, che già un notevole successo ha avuto nelle precedenti edizioni, mostrando una fattiva e concreta interazione fra imprese e studenti. Il modello è stato oggetto di recente riflessione, per capire se può essere proposto, con le dovute modifiche di adattamenti, ad altre realtà sia interne sia esterne all’ateneo come esempio di efficace interazione fra mondo della formazione e mondo delle imprese. Sono sicuramente una utile palestra per le imprese per confrontarsi con nuove idee, con la creatività che è tipica dei giovani.
L’iniziativa è uno dei tanti tasselli che collegano sempre di più il modo industriale e quello dell’Università di Trento, di particolare valore in questi momenti non facili per il modo produttivo».

Lorenzo Pavesi, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo, dichiara: «È sempre molto stimolante vedere come questi ragazzi e ragazze si impegnano per trovare una risposta ai problemi delle aziende e alla fine ci riescono. Quest’entusiasmo è trascinante visto che quest’anno abbiamo avuto anche partecipanti da altri atenei che sono venuti a frequentare questo evento a loro spese. Ulteriore aspetto di interesse è
la risposta positiva delle aziende che dimostra come ci sia la consapevolezza che affrontare i problemi aziendali con un approccio tecnico scientifico che vada alla radice del problema non è aumentare i costi di produzione, ma produrre beni di qualità migliore che potranno avere una migliore penetrabilità nel mercato. E questo è ampiamente diffuso in tutti i vari settori merceologici. Pensiamo che in tre edizioni di IPSP abbiamo trattato problemi che hanno spaziato dalla resa dei coloranti alla sensorizzazione degli scarponi, alle procedure per migliorare la cottura di mattoni, giusto per citare tre esempi».

Per Giulio Bonazzi, presidente di Confindustria Trento: «Quando tre anni fa un gruppo di dottorandi di fisica ci propose di avviare insieme IPSP, decisi di supportare l’iniziativa perché mi sembrava un ottimo modo per avvicinare la ricerca al sistema produttivo. Con tre edizioni alle spalle possiamo dire che è una scommessa vinta. La formula piace alle aziende perché i cervelli lavorano su una specifica questione tecnica e in una sola settimana impostano una soluzione al problema. Le aziende che hanno partecipato a IPSP hanno innovato i processi produttivi e migliorato i prodotti grazie alle idee dei fisici. È un approccio all’innovazione che va senz’altro promosso ed esteso ad altre discipline scientifiche».

Mauro Casotto, direttore Internazionalizzazione, Attrazione e Sviluppo Impresa di Trentino Sviluppo, ha commentato: «L'iniziativa si inserisce perfettamente nell'idea del progetto di Polo Meccatronica in cui ricerca industria e formazione si integrano e collaborano strettamente. A breve ci sarà anche un nuovo laboratorio per la prototipazione meccatronica dove le aziende e l'alta formazione avranno a disposizione nuove tecnologie e macchinari per approcciare i nuovi modelli dell'industria 4.0 e dalla smart manufacturing tramite la stampa 3D, la robotica e l'integrazione di elettronica, informatica ed elettronica per sistemi e sottosistemi industriali».

Maggiori informazioni sono disponibili nel Comunicato stampa allegato e sul sito: http://events.unitn.it/ipsp2016