Formazione

TELECAMERE INTELLIGENTI

Reti dove i sensori interagiscono in base al contenuto e all’ambiente per prendere decisioni coordinate

11 ottobre 2016
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TELECAMERE INTELLIGENTI
TELECAMERE INTELLIGENTI
di Giulia Boato e Francesco De Natale
Professoressa aggregata e professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione dell’Università di Trento.

Al giorno d’oggi ci sono telecamere ovunque: professionali, integrate nei nostri cellulari, montate ad hoc su caschi o droni. Come gestire questa enorme quantità di informazioni? La qualità e la quantità dei segnali raccolti sono impressionanti e sono infinite le applicazioni che potrebbero beneficiare delle capacità offerte da reti di telecamere che sappiano in maniera autonoma analizzare il contesto, catturare informazioni e processarle, decidere e comunicare senza l’intervento di operatori. Tali reti sono composte da telecamere i cui algoritmi devono sapersi adattare ad ambienti sconosciuti o dinamici e a cambiamenti nel compito assegnato. Lo stato dell’arte recente nel campo permette di creare reti dove i singoli sensori sanno muoversi e interagire localmente in base al contenuto e all’ambiente, e si coalizzano per prendere decisioni coordinate. Tali sensori sanno valutare le proprie performance e migliorare la qualità del task svolto sfruttando la collaborazione con altre telecamere.

È stato questo uno degli argomenti più nuovi affrontati alla IEEE Eurasip Summer School on Signal Processing 2016, quarta edizione della scuola estiva per dottorandi organizzata dal gruppo italiano IEEE sull’elaborazione del segnale. Quest’anno il tema era la “Semantica dei media” declinato nei vari aspetti. Si è parlato di rappresentazione del segnale, dai vari tipi di descrittori più classici alle più recenti reti convoluzionali per la descrizione di dati multimediali. Inoltre si è trattata la percezione del segnale multimediale da parte dell’utente, la valutazione della conseguente qualità dell’esperienza collegata alla fruizione dei media e la gestione intelligente di molteplici segnali all’interno di sistemi complessi come reti di sensori o telecamere. Un altro tema della scuola è stato la gestione di archivi di big data multimediali tramite annotazione e analisi del contenuto, del contesto d’uso e dell’intento con cui si utilizzano tali dati. Infine si è parlato di protezione dei media e rilevazione di possibili manipolazioni con strumenti innovativi di analisi forense multimediale.

A declinare questi argomenti un team di professori di altissimo livello internazionale che sono stati tutta la settimana con i 40 studenti di dottorato provenienti da tutta Europa. Si è creato un bellissimo clima di interazione e scambio, non solo durante le lezioni e i momenti dedicati a incontri di ricerca mirati, ma anche durante tutto il soggiorno. Gli studenti sono stati, infatti, entusiasti non solamente della qualità delle lezioni svolte ma soprattutto dalla relazione instaurata fra colleghi e con gli insegnanti. 

A corredo delle lezioni sul tema specifico della scuola sono stati organizzati degli incontri tematici di grande utilità per gli studenti di dottorato, che devono da un lato conoscere quali sono in generale le prospettive dell’ICT per il futuro, e quindi il contesto in cui si colloca la loro specifica ricerca, e dall’altro avere delle conoscenze trasversali per riuscire a valorizzare e trasferire la ricerca in maniera efficace sul territorio.

La IEEE Eurasip Summer School on Signal Processing 2016 si è svolta a Cavalese dal 4 al 10 settembre. La scuola è stata organizzata quest’anno da Francesco De Natale, Giulia Boato e Andrea Rosani del gruppo MMLab dell’Università di Trento. La summer school ha avuto un team di docenti di livello internazionale: Andrea Cavallaro (Queen Mary University of London, Gran Bretagna), Alan Hanjalic (Delft University of Technology, Paesi Bassi), Alejandro Jaimes (Columbia University and AiCure, USA), Aggelos K. Katsaggelos (Northwestern University, USA), Patrick Le Callet (Polytech’ Nantes, Francia), Fernando Pérez-González (Universidade de Vigo, Spagna), Vittorino Filippas (Free Lance Advisor, Italia), Roberto Saracco (EIT-Digital and IEEE FDC Chair, Italia).