Il Consiglio degli Studenti in occasione della prima seduta, lo scorso 21 dicembre

Vita universitaria

"Lavoreremo per innovare didattica, spazi e trasporti"

Intervista a Gabriele Di Fazio, presidente del Consiglio degli Studenti

18 gennaio 2023
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di Paolo Fisichella
Studente collaboratore Ufficio stampa e relazioni esterne

Habemus presidentem! Il Consiglio degli Studenti, rinnovato con le elezioni del 22 e 23 novembre scorsi, ha eletto come presidente Gabriele di Fazio. 22 anni, iscritto a Giurisprudenza e con una grande energia, Di Fazio presiederà le sedute del consiglio. Parteciperà inoltre di diritto al Consiglio di Amministrazione, che gestisce l’assetto economico-finanziario dell’università. Ma quali sono i progetti in vista per il 2023? Che cosa si può e si deve migliorare nell’ateneo? Quali le esigenze della comunità studentesca? UniTrentoMag ne ha parlato con lui.

Iniziamo dalle tue emozioni: come ci si sente a essere il nuovo rappresentante del Consiglio degli Studenti?

«Essere presidente a 22 anni è un grande risultato. Mi ero preparato da un po' di mesi alla nomina perché all’interno dell’associazione il Presidente del Consiglio viene deciso con un certo anticipo. Sono consapevole della grande responsabilità della carica che ricopro. Il presidente rappresenta più di 16.000 studenti e studentesse e deve guidare con maturità e saggezza le scelte dei suoi rappresentanti. Fortunatamente, essendo già stato membro nel mandato precedente, conosco i meccanismi e le dinamiche del consiglio. Aver assunto ora il ruolo di presidente mi conferisce nuove responsabilità, ma sono sicuro che sarà un’esperienza positiva e piena di stimoli».

In effetti due anni fa eri già stato eletto con UNITiN, come mai una seconda candidatura?

«Solitamente per ricoprire il ruolo di presidente del Consiglio degli Studenti si cerca qualcuno che sia almeno al secondo anno di rappresentanza per una questione di esperienza. Io sono stato molto attivo nel mandato precedente. Mi sono occupato soprattutto dell’urgenza degli spazi nel periodo Covid, dalla questione del distanziamento alla chiusura degli edifici. Questa esperienza al tempo mi aveva stimolato moltissimo e avevo voglia di rimettermi in gioco. Vorrei dare sostegno al lavoro degli e delle attuali rappresentanti e garantire al contempo una certa coerenza tra i vari mandati».

Cercherai quindi una continuità con la politica dell’ex presidente Edoardo Giudice?

«Assolutamente sì. Tra l’altro da componente del consiglio, durante la sua presidenza, ho approvato tutte le mozioni proposte. Abbiamo lavorato in assoluta armonia. Sicuramente i progetti che sono stati lasciati in sospeso verranno ripresi e cercheremo di portarli a termine entro la fine di questo mandato. Allo stesso tempo sono sicuro che anche le posizioni del consiglio non cambieranno».

Allora veniamo al dunque. Quali sono le principali iniziative che il consiglio intende portare avanti in questo anno accademico?

«Siamo molto concentrati sull’innovazione della didattica. Nella seduta della scorsa domenica abbiamo nominato la senatrice Anna Gentile come componente del Presidio di Qualità della Didattica (PQA). Si tratta di una nomina strategica perché attualmente, notizia fresca, sono usciti i questionari post esame, ossia uno strumento che avevamo da sempre chiesto in qualità di rappresentanza. Attraverso questi sarà possibile valutare non solo la qualità della didattica in sé, ma anche la fase dello svolgimento dell’esame, in modo da poter osservare eventuali criticità nei singoli dipartimenti».

Oltre alla didattica, sono previsti altri progetti?

«Certamente. Un altro tema sui cui premeremo sono gli affitti e i trasporti. Come sappiamo, Trento è una città dove la comunità universitaria è una componente attiva della città. Anche a causa del Covid c’è stata una riduzione del numero dei locali in affitto. Cercheremo di migliorare la situazione portando avanti politiche precise: dall’aumento del numero delle case in affitto al potenziamento della mobilità, per chi trova casa nelle periferie o addirittura fuori da Trento. Si tratta di due aspetti fondamentali per il diritto allo studio. Un altro impegno sarà poi sicuramente quello di ottenere maggiori spazi per studenti e studentesse: dall’individuazione di nuove aule studio fino alla costruzione di nuovi edifici dedicati come mense o studentati. Attualmente questi ultimi due, grazie anche al lavoro degli scorsi mandati, sono già in costruzione. Tutte queste iniziative sono importantissime per noi. Crediamo che l’università sia come una grande azienda che deve saper gestire esigenze e bisogni di moltissimi studenti. Noi del Consiglio degli Studenti siamo sicuri di poter fare molto per questa grande e meravigliosa comunità».