Donata Borgonovo Re e Lucia Rodler ©UniTrento - Ph. Lorenza Liandru

Vita universitaria

Al fianco di chi studia

Donata Borgonovo Re e Lucia Rodler raccontano il ruolo della Garante studentesca

4 marzo 2024
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di Lorenza Liandru
Supporto alle Relazioni istituzionali

Se sei uno studente o una studentessa questo articolo potrebbe riguardarti da vicino e, perché no, esserti utile nel corso della tua vita universitaria. Nelle righe che seguiranno, infatti, verrà presentata una figura importante, ma che pochi conoscono: quella del (o della) Garante studentesca. Da febbraio 2024 la nuova Garante è Lucia Rodler, docente di Letteratura italiana presso il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive. In precedenza, per il triennio 2021-2024, questo ruolo è stato ricoperto da Donata Borgonovo Re, docente di Diritto delle migrazioni alla Facoltà di Giurisprudenza. Le abbiamo intervistate in occasione di un incontro che ha sancito il ‘passaggio di testimone’ tra chi ha concluso il suo mandato e chi si appresta ad iniziarlo.

“All’interno del nostro Ateneo – spiega Donata Borgonovo Re – c’è una grande ricchezza di organismi preposti alla tutela del benessere e dei diritti di chi studia e lavora all’Università, come la Consigliera di fiducia, il Comitato unico di garanzia, la Commissione per l’attuazione del codice etico, il Comitato etico per la ricerca. La Garante studentesca è parte di questo insieme ed è la figura di riferimento per le studentesse e gli studenti che riscontrano disservizi in merito alle attività didattiche ed organizzative o casi di scarsa informazione e di comportamenti inadeguati di uffici o di singoli, siano essi docenti o personale tecnico-amministrativo”. La Garante studentesca, tuttavia, non è da intendere come mero ‘ufficio reclami’. Il suo compito è quello di fare da ponte tra la comunità studentesca e la struttura docente e amministrativa, facilitando il dialogo, la riconciliazione tra le parti e la soluzione dei problemi. È un ruolo delicato, che implica imparzialità, riservatezza e capacità di mediazione. “Il Garante – prosegue Donata Borgonovo Re – è previsto dal Regolamento degli studenti ed è nominato dal Rettore previo parere del Consiglio studentesco. La sua designazione è quindi frutto di una sorta di patto e costituisce una responsabilità condivisa tra studenti e Ateneo”.

Le funzioni del Garante sono diverse. Oltre a esaminare le segnalazioni - rigorosamente non anonime - di studenti e studentesse, questa figura vigila sulla corretta applicazione della disciplina relativa alla didattica, alla gestione delle posizioni degli studenti, ai servizi allo studio. E infine verifica che la rappresentanza studentesca negli organi accademici sia pienamente garantita e resa effettiva.

Dopo tre anni di mandato, per Donata Borgonovo Re è tempo di bilanci. “Durante la mia attività non ho riscontrato gravi criticità o significative carenze. I casi che ho esaminato riguardavano problemi connessi alle attività didattiche, come imprecisioni nei calendari di esame, scarsa chiarezza nella redazione del Syllabus o mancanza di comunicazione di informazioni utili. Sono anche arrivate segnalazioni di rapporti faticosi con qualche docente, oppure difficoltà sproporzionate, e non meramente individuali, nel superamento di alcuni esami”. C’è poi tutta la casistica relativa alle strutture amministrative e quindi problemi inerenti alla modifica del piano di studi, al riconoscimento di crediti formativi, al pagamento delle tasse, alla mobilità Erasmus, solo per citarne alcuni. Commenta Donata Borgonovo Re: “Non è sempre stato possibile trovare soluzioni in linea con le aspettative degli studenti, ma ogni istanza ha comunque ricevuto risposte argomentate e chiare spiegazioni da parte degli uffici. Penso, in generale, che nel nostro Ateneo ci sia una buona capacità di ascolto e un’attitudine trasversale alla soluzione dei problemi”.

L’assenza di forti criticità e, soprattutto, il basso numero di richieste di intervento, potrebbero anche dipendere dalla scarsa conoscenza della figura della Garante studentesca e, più in generale, degli istituti di garanzia di cui l’Università è dotata. Conclude la Garante uscente: “Lascio alla collega Lucia Rodler il compito di promuovere la conoscenza di questa figura sia tra gli studenti sia tra i Dipartimenti e le strutture amministrative dell’Ateneo, e di proseguire il lavoro avviato con i diversi organismi di garanzia, allo scopo di offrire all’intera Comunità accademica una precisa mappatura dei loro compiti e delle loro funzioni. Questo faciliterà accessi adeguati ed efficaci e favorirà l’impegno di tutti ad accrescere la qualità di vita, di studio e di lavoro nell’Università di Trento”.

La parola passa a Lucia Rodler, che con entusiasmo dichiara: “Sono molto orgogliosa e felice per il nuovo incarico che cercherò di svolgere al meglio, facendo tesoro di quanto mi hanno detto il Rettore e la collega Donata Borgonovo Re. La loro esperienza mi ha fatto capire la delicatezza di questo ruolo, che richiede anzitutto un ascolto attivo, cioè fondato su dialogo e responsabilità, proprio in senso etimologico: attraversare la parola degli altri, cioè mettere in relazione le ragioni reciproche, e farsi carico delle difficoltà per risolverle. È un incarico complesso, ma non sarò sola. A breve infatti incontrerò il Consiglio Studentesco dell’Università, per iniziare a lavorare insieme”. Un modello di lavoro bottom-up, quindi, fondato sulla comunicazione e la collaborazione. “Con questo atteggiamento spero davvero di essere utile a studenti e studentesse e all’Ateneo nel suo complesso”.

Infine breve capitolo “how to”. Tutti gli studenti e le studentesse dell’Università di Trento hanno diritto a rivolgersi alla Garante studentesca, che opera nel rispetto della riservatezza e del diritto all’anonimato dei soggetti coinvolti. Le segnalazioni vanno inviate a garantestudenti [at] unitn.it.