Lunedì, 23 giugno 2014

Trento si conferma la migliore università in Italia

I risultati della nuova classifica de Il Sole 24 Ore

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Trento e Verona (a pari merito) sono le migliori università statali italiane secondo la nuova classifica pubblicata oggi dal Sole 24 Ore.
Il nostro Ateneo domina insieme a Verona (con 84 punti) la classifica generale, seguono Milano Politecnico (79), Bologna (78), Padova (76).

La nuova metodologia utilizzata per stilare la classifica misura il risultato finale attraverso 9 indicatori per la didattica e 3 indicatori per la ricerca.
Trento emerge negli indicatori per Attrattività (percentuale di iscritti fuori regione), Efficacia (percentuale di studenti inattivi), Fondi esterni (capacità di attrazione di risorse per progetti di ricerca), Mobilità internazionale (percentuale di crediti conseguiti all’estero dagli studenti sul totale) e Ricerca (giudizi ottenuti dai prodotti di ricerca nella valutazione Anvur).
La classifica completa è disponibile sul sito de Il Sole 24 Ore.

La nuova classifica del Sole 24 Ore conferma gli ottimi risultati ottenuti negli ultimi anni nei ranking nazionali ed internazionali.

La rettrice Daria de Pretis ha dichiarato:
"Non nascondo che il posizionamento al vertice in questa nuova classifica ci riempie tutti di soddisfazione e che lo consideriamo un riconoscimento del grande  lavoro svolto da tutte le persone che lavorano in ateneo con impegno e dedizione. Le classifiche vanno prese con grande cautela e anche con un po’ di distacco, naturalmente. I criteri utilizzati sono talvolta opinabili e i numeri, si sa, posso essere interpretati in tanti modo e portare a conclusioni diverse. Resta il fatto che buone posizioni in tante classifiche probabilmente qualcosa significano. Più che il valore in sé di questa nuova classifica, invito perciò a considerare come aspetto più significativo, la ricorrenza dell’Università di Trento al vertice di tanti ranking nazionali e internazionali. È in questa frequenza di affermazioni positive  che mi sembra giusto leggere un segnale incoraggiante per il lavoro che stiamo facendo.
Il nostro è un Ateneo di dimensioni medie con un’ampia varietà di settori disciplinari, ma certamente inferiore per massa critica a quello dei grandi atenei che presentano discipline in grado di contribuire in maniera significativa ad aumentare il punteggio. Nonostante ciò riusciamo ancora una volta a classificarci al vertice, superando atenei e politecnici prestigiosi e di tradizione riconosciuta.
Oltre al primato generale, vorrei sottolineare nella classifica di oggi del Sole 24 Ore il risultato sulla performance della didattica, che ci colloca ai vertici in Italia. Un dato che premia gli sforzi fatti e che ci invita a continuare nella direzione intrapresa, che è quella dell’attenzione alla qualità degli studi, della selezione che premia il merito e della collaborazione attraverso un rete di rapporti che si fa sempre più fitta, per esempio con l’Università di Verona – altro Ateneo premiato dalla classifica di oggi con cui abbiamo alcune iniziative in comune – e a nord, con gli atenei dell’Euregio.
Gli aspetti che possiamo senz’altro migliorare sono il tasso di abbandono tra gli studenti dopo il primo anno di studi – che rimane ancora alto – e lo squilibrio di genere che ancora persiste soprattutto tra il personale docente. In questo senso il Senato accademico ha varato qualche giorno fa una misura che pone a carico dell’Ateneo una parte dei costi (il 25%) di reclutamento del genere meno rappresentato (in questo momento le donne). L’intervento prevede che i dipartimenti siano sostenuti per questa quota nel costo delle chiamate di donne".