Martedì, 21 febbraio 2017

Valutazione della Qualità della Ricerca 2011/14: UniTrento al top in 4 aree

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Dopo il primo posto dell’Ateneo tra le università statali a dicembre arriva oggi dall’ANVUR una nuova conferma sulla buona qualità della ricerca dell’Ateneo.

Scienze fisiche, scienze biologiche, Scienze psicologiche e Scienze politiche e sociali: sono quattro le aree di ricerca in cui l’Università di Trento è stata premiata dal secondo Rapporto Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) dell’Anvur (l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) che ha analizzato la produzione scientifica di università ed enti di ricerca italiani negli anni 2011-2014. Significativo il contributo delle “nuove leve” per migliorare la qualità della ricerca nelle aree premiate.

Dopo aver reso noti a dicembre scorso i primi dati complessivi sul posizionamento degli atenei, l’Anvur nella mattinata di oggi ha illustrato ulteriori dati in cui gli atenei sono messi in fila sulla base di 16 aree che raggruppano i settori scientifico disciplinari. Dati che concorrono al risultato generale anticipato a dicembre. L’Anvur ha scelto di presentare i risultati in base alle dimensioni di ciascun Ateneo, non in senso assoluto, ma in relazione alla consistenza dell’area scientifica considerata.

Quello che emerge è un dato ancora una volta molto positivo per UniTrento.
L’Ateneo trentino conquista infatti il primo posto tra gli atenei di medie dimensioni sia nell’area della Scienze psicologiche, sia in quella delle Scienze politiche e sociali.
Ottimo risultato, al terzo posto nella categoria degli atenei di medie dimensioni per le Scienze fisiche (seconda di fatto tra gli atenei statali) e al terzo posto tra gli atenei di piccole dimensioni per le Scienze biologiche (anche in questo caso, prima di fatto se si considerano solo le università statali).
Un risultato di dettaglio che conferma i dati positivi già resi noti alcuni mesi fa con Trento al primo posto tra le università statali (al sesto se si considera invece la classifica generale che include anche le scuole e gli istituti superiori di ricerca, come Sant’Anna o Normale di Pisa).

A incidere su questi positivi posizionamenti è stato anche il contributo di chi è stato neoassunto/a o promosso/a, gli “addetti in mobilità” che la VQR ha analizzato in maniera specifica. Nelle aree delle Scienze biologiche e nell’area dell’Architettura Trento è prima tra i piccoli atenei per quanto riguarda sia la qualità dei prodotti conferiti dalle “nuove leve” rispetto al personale dell’Ateneo già stabilizzato in quell’area, sia per la capacità di selezione del personale e la forza d’attrazione in quella determinata area scientifica analizzata. Nell’area dell’Ingegneria civile Trento è terza tra i piccoli atenei per la capacità di reclutamento. Nelle aree delle Scienze psicologiche e delle Scienze politiche e sociali è prima tra i medi atenei sia per la qualità delle “nuove leve” rispetto ai risultati ottenuti dall’Ateneo in quell’area, sia per la capacità di selezione del personale e la forza d’attrazione in quell’area.

Con la pubblicazione del rapporto completo, annunciata dall’Anvur per i prossimi giorni, saranno possibili ulteriori analisi anche per i posizionamenti al di fuori del podio.
Maggiori informazioni e dati nei comunicati stampa Anvur in allegato.