Venerdì, 5 maggio 2017

Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Ateneo il bilancio consuntivo 2016

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Approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione - il 4 maggio scorso - il Bilancio Unico d’Ateneo 2016 dell’Università di Trento. Il conto economico evidenzia proventi operativi per 183,8 milioni euro a fronte di costi operativi per 169,5 milioni euro. 

Il dato relativo a proventi e contributi è composto principalmente da stanziamenti dalla Provincia autonoma di Trento e da altri enti per 139,1 milioni di euro, in aumento dello 0,9% rispetto allo scorso anno. Si aggiungono contributi e tasse da studenti per 21,6 milioni di euro, (-2,5%) e proventi da ricerche per 20,3 milioni di euro (-3,1%).

Le entrate principali provengono dalla Provincia autonoma di Trento che, come previsto dalla delega in materia di Università, trasferisce all’Ateneo (tra contributi in conto esercizio, contributi in conto capitale e per ricerche competitive) circa 130 milioni di contributi, di cui 76,4 per conto dello Stato.

Nel corso del 2016 il quadro della liquidità complessiva di Ateneo è migliorata anche grazie al fatto che la Provincia ha allineato maggiormente le proprie erogazioni finanziarie agli impegni assunti. 

Accanto a questi finanziamenti, da segnalare i contributi ricevuti dall’Unione Europea, che ammontano a 12,4 milioni (11 per finanziare progetti di ricerca e 1,4 milioni per borse di studio e altri progetti nell’ambito della mobilità internazionale). Un dato che testimonia la capacità dell’ateneo trentino di attrarre finanziamenti consistenti anche a livello internazionale nonostante la crescente concorrenza.

In aumento del 22% rispetto allo scorso anno i contributi ricevuti dallo Stato (4,5 milioni), in particolare per la chiamata di professori di prima fascia e ricercatori a tempo determinato. I contributi da parte della Fondazione Caritro sono pari a 655 mila euro. 

Il totale dei costi d’esercizio 2016 ammonta a 169,5 milioni di euro, con un aumento del 3,3% rispetto all’esercizio 2015. La voce più significativa è quella del costo del personale, strutturato e non strutturato – 92,8 milioni di euro – in aumento dell’1,6% rispetto allo scorso esercizio. L’aumento è dovuto principalmente alle nuove assunzioni e alle progressioni di carriera dal ruolo di ricercatore/ricercatrice a tempo indeterminato a quello di professore/professoressa associato/a. Si aggiungono a questa voce le incentivazioni una tantum previste dalla normativa e le progressioni stipendiali per effetto della fine del blocco degli scatti con decorrenza gennaio 2016.

Un’altra voce consistente è quella dei costi della gestione corrente che ammonta a 54,8 milioni (-2,4% rispetto al 2015), di cui 25,7 specificatamente destinati alle attività di didattica e ricerca ed al sostegno agli studenti.
L’accantonamento per “rischi ed oneri” è costituito principalmente da risorse assegnate al personale docente e di ricerca, derivanti da attività rendicontate fino al 2016 (3,8 milioni).

L’edilizia
Il programma di potenziamento delle strutture edilizie universitarie avviato nel 2001 è proseguito nel 2016 nel rispetto delle tempistiche stabilite e coerentemente con le risorse finanziarie a disposizione. Gli investimenti sostenuti nell’esercizio sono stati pari a 8,8 milioni. 

Nel corso del 2016 l’attività edilizia si è concentrata su alcuni immobili. In particolare nel Polo Scientifico e Tecnologico “Fabio Ferrari” sono proseguiti i lavori edili, installati gli arredi tecnici e gli impianti scientifici per i laboratori di ricerca afferenti al Centro di Biologia integrata (CIBIO) e al Dipartimento di Ingegneria industriale.
Sono proseguiti i lavori presso il compendio immobiliare ex Manifattura Tabacchi a Rovereto il cui progetto è parte integrante del programma di sviluppo delle attività del Centro interdipartimentale Mente Cervello (CIMeC).
Per quanto riguarda la nuova Biblioteca Centrale di Ateneo, inaugurata a novembre 2016, sono stati realizzati interventi tecnologici e opere di completamento per gli arredi e impianti audio video.