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Internazionale

GIOVANI CITTADINI EUROPEI

Il progetto Erasmus Plus SPACE per promuovere la cittadinanza attiva a partire dalla scuola. Intervista a Olga Bombardelli

22 maggio 2017
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di Marinella Daidone
Lavora presso la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Nei giorni scorsi si è svolto, presso l’Ateneo di Trento, l’incontro conclusivo del progetto europeo Erasmus Plus SPACE (Students Promoting Active Citizenship in Europe). Ne abbiamo parlato con la professoressa Olga Bombardelli, docente di pedagogia del Dipartimento di Lettere e Filosofia, che è la responsabile di SPACE per l'Italia.

Professoressa Bombardelli, quali sono gli obiettivi del progetto SPACE?
Il progetto si focalizza sulla cittadinanza europea, un tema controverso ai nostri giorni, ma anche un punto di riferimento di primaria importanza in un’epoca di stretta interdipendenza fra i popoli su scala globale. L’acronimo SPACE, Studenti che Promuovono la Cittadinanza Attiva in Europa, ci dà la chiave del progetto. Il nostro obiettivo è stato quello di favorire lo spirito di iniziativa e la cooperazione degli studenti, incoraggiandoli all'apprendimento autonomo e alla partecipazione attiva, dando vita a 'gruppi/consigli degli studenti', calati nella quotidianità, per un miglioramento dei processi democratici. SPACE mette in atto quanto previsto dalla Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (artt. 12 e 13) che sottolinea l'importanza di garantire ai ragazzi il diritto di esprimere la loro opinione sulle questioni che li riguardano.

Quali sono i partner del progetto?
Complessivamente sono coinvolti sei partner di quattro diversi paesi europei. Oltre all’Università di Trento, ci sono: Callington Community College (Gran Bretagna), The Alec Reed Academie (Gran Bretagna), Centro de Professorado de Alcalà de Guadaìra-Alcala’ (Spagna), Alytaus miesto savivaldybes administracija (Lituania) e Alytaus Putinu Gimnazija (Lituania).

Avete coinvolto anche le scuole?
SPACE ha trovato accoglienza in un folto gruppo di scuole pilota, che hanno potuto utilizzare e valutare i materiali realizzati nel corso del progetto.
L’attività formativa di SPACE mira a sviluppare competenze trasversali che comprendono conoscenze, attitudini, consapevolezza dei valori, abilità di collaborazione e di leadership, trasferibili in futuro al mondo del lavoro.
Le scuole coinvolte si sono attivate per potenziare la preparazione dei giovani, con materiale didattico idoneo e strategie efficaci, per guidarli e motivarli verso una cittadinanza europea consapevole, in modo che diventino capaci di documentarsi, di raccogliere, di selezionare e di interpretare le informazioni, facendo attenzione alle fonti. Ragazzi e ragazze devono inoltre essere in grado di sviluppare gli strumenti per distinguere le opinioni dai fatti, gli argomenti demagogici dai ragionamenti, sperimentando il pensiero critico e migliorando la consapevolezza di come si costruiscono i giudizi. SPACE prevede modalità di autovalutazione con criteri trasparenti condivisi fra docenti e alunni, identificando livelli progressivi di competenza e partecipazione.

I risultati del progetto sono emersi nel convegno di Trento?
L’incontro è stato molto utile. Un’occasione in cui partner e collaboratori hanno portato le loro esperienze e i risultati emersi dal lavoro di ricerca. Sono state affrontate diverse tematiche: dai diritti del fanciullo agli stereotipi da contrastare, dalle buone pratiche ai materiali didattici. È stato possibile, anche per gli studenti universitari, partecipare ad attività di laboratorio, un’iniziativa che è stata particolarmente apprezzata.
Il progetto finisce quest'anno ma ha dato dei buoni frutti: le scuole aderenti avranno, infatti, a disposizione materiale aggiornato in quattro lingue da usare per l'educazione civica e per la partecipazione attiva degli studenti.