Martedì, 25 luglio 2017

Esordio di successo per la monoposto targata UniTrento

Primo premio assoluto per la miglior soluzione di telemetria e ottime performance nelle prove statiche. L’Ateneo trentino ha partecipato per la prima volta alla competizione della Society of Automotive Engineers.

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Successo per Chimera, la monoposto targata UniTrento che ha debuttato in Formula SAE. La competizione si è tenuta dal 19 al 23 luglio sul circuito Riccardo Paletti a Varano de' Melegari (Parma).

Soddisfatta la scuderia dell’Università di Trento: “E-Agle Trento Racing Team”, composta da quasi 60 studenti e studentesse e coordinata dal docente e advisor Paolo Bosetti (Dipartimento di Ingegneria industriale).

«Abbiamo ottenuto il primo premio assoluto per la miglior soluzione di telemetria – annuncia Bosetti – cioè per il miglior sistema di raccolta e comunicazione dei dati di funzionamento di tutti i sistemi del veicolo, visualizzati in maniera molto efficace al pilota, mediante il grande display sul volante, e alla squadra dei tecnici nel paddock». 
«Inoltre, pur non riuscendo a completare le prove in pista per un problema alle cinture di sicurezza, abbiamo raggiunto ottimi risultati – prosegue Bosetti – per una squadra esordiente e per un veicolo preparato in brevissimo tempo come Chimera: dodicesimi nella presentazione del business plan, tredicesimi nella discussione del progetto del veicolo e quindicesimi nella discussione del bilancio economico della squadra. Posizioni che ci danno molta soddisfazione considerato che a Varano risultavano iscritte 44 squadre nella categoria elettrica e che 25 squadre si sono ritirate. Infine, mi ha fatto molto piacere ricevere sinceri complimenti da parte di giudici e faculty advisor di altre squadre per l’ottimo avvio della squadra dell’Università di Trento». 

La Formula SAE è una competizione di design ingegneristico riservata alla comunità studentesca e proposta a livello internazionale dalla Society of Automotive Engineers (di qui l’acronimo SAE).

L’iniziativa, nata nel 1981, prevede la progettazione e la produzione di una veicolo da corsa. Un’esperienza che dà la possibilità di passare dalla teoria alla pratica, di usare quanto appreso sull’automotive a lezione e sui libri per realizzare con spirito di squadra, entusiasmo e creatività il “bolide” dalle migliori prestazioni. Su questo particolare circuito si viene valutati sulla base di una serie di prove per la qualità del design e per l’efficienza ingegneristica.

«Le gare – racconta Bosetti – sono suddivise in “statiche” e “dinamiche”: le prime, tecniche, vengono fatte a veicolo fermo e sono eventi che vanno dalla presentazione di un business plan all’illustrazione delle scelte tecniche alla valutazione, da parte della giuria, dei requisiti di sicurezza. Le seconde sono, invece, gare di corsa vere e proprie analoghe a quelle di un Gran Premio».

“E-Agle Trento Racing Team” ha visto al lavoro per circa un anno quasi una sessantina tra studenti e studentesse dell’Ateneo, iscritti a corsi di laurea dell’area ingegneristica e di quella economica, sotto la direzione di Paolo Bosetti, professore di Tecnologie e sistemi di lavorazione al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Ateneo trentino e advisor della squadra.

È stata sviluppata una quattroruote attenta all’ambiente, a propulsione elettrica. La fase di progettazione si è svolta nei laboratori di Meccatronica del Dipartimento, quindi la scuderia si è trasferita per la costruzione della monoposto negli spazi di Trentino Sviluppo, partner tecnico del progetto, nei laboratori tecnologici di prototipazione meccatronica (ProM Facility), inaugurati di recente a Polo Meccatronica di Rovereto.

Il progetto ha potuto contare anche sul sostegno di 28 le imprese del territorio che hanno messo a disposizione del team universitario conoscenze, materiali, macchinari e pezzi di ricambio.