Giovedì, 12 ottobre 2017

A UniTrento 30 milioni e mezzo di finanziamento ERC (European Research Council) per finanziare 24 progetti di ricerca

Oggi in Rettorato la conferenza stampa di presentazione dei dati

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Ventiquattro progetti di ricerca finanziati per un ammontare di 30.545.048 Euro dal 2007 a oggi. È il bilancio di dieci anni di ERC all’Università di Trento ovvero dalla fondazione del Consiglio europeo della ricerca.

Nei primi dieci anni di finanziamenti ERC (European Research Council) l’Ateneo trentino, con i suoi progetti di ricerca scientifica, ha dimostrato la capacità di vincere una selezione internazionale e di ottenere finanziamenti.

ERC è un tipo di finanziamento che viene assegnato in seguito a una procedura di valutazione competitiva, secondo il criterio dell’eccellenza scientifica dei progetti e dei curricula di chi li propone.

Gli ERC rappresentano uno dei cardini della politica della ricerca di qualità in UniTrento, che ha come principale obiettivo il reclutamento e il sostegno di docenti che dimostrano competenze in linee di ricerca innovative.

I due ERC più recenti se li sono aggiudicati Begüm Demir, ricercatrice al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione, arrivata a Trento dalla Turchia nel 2010 e che si occupa di Big Data nell’osservazione della Terra, e Raffaello Potestio, fisico italiano che rientrerà dalla Germania per lavorare dal prossimo anno sulla rappresentazione e simulazione delle proteine all’Università di Trento nel gruppo di Biofisica del Dipartimento di Fisica

Alla conferenza stampa che si è tenuta oggi in Rettorato per illustrare i risultati di dieci anni di ERC all’Università di Trento sono intervenuti il rettore Paolo Collini e il prorettore alla ricerca Giorgio Vallortigara. I progetti di ricerca di Begüm Demir e Raffaello Potestio, collegato in videoconferenza dal Max Planck Institute di Mainz, sono stati commentati rispettivamente dal direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione Niculae Sebe e da Gianluca Lattanzi del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo trentino.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa