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In libreria

IL FEMMINICIDIO COME FATTISPECIE PENALE

di Emanuele Corn

8 febbraio 2018
Versione stampabile

Dalla quarta di copertina.
Negli ultimi anni, la violenza contro le donne è un fenomeno divenuto di grande attualità, ma poche sono, ancora, le ricerche giuridiche realizzate in Italia per studiare le misure adatte per sanzionarlo e contrastarlo. In quest’opera l’autore concentra l’attenzione sulle forme più estreme di violenza, che portano alla morte della vittima, proponendo dati per chiarire le vere dimensioni del problema e una lettura del dibattito, tra sociologia e diritto, che ha portato all’affermazione del neologismo “femminicidio”. Attraverso un’ampia analisi comparata, l’autore individua i principali modelli di fattispecie utilizzati nei Paesi (ormai più di venti) nei quali uno specifico reato di femminicidio è stato introdotto nell’ordinamento e propone una lettura critica dei risultati raggiunti. L’analisi è funzionale al confronto con la situazione italiana, nella quale le aggravanti dell’omicidio necessitano di una radicale revisione, connesse come sono a visione della famiglia e dei rapporti interpersonali non più in linea con la realtà contemporanea.

Emanuele Corn è dottore di ricerca in Studi giuridici comparati ed europei presso l’Università di Trento, dal 2014 è vice-consigliere di parità nella Provincia autonoma di Trento.

Dall'Introduzione (pp. 3-5)

[...]
Il mio libro si apre con un capitolo dedicato alle statistiche: possiamo/dobbiamo parlare di una “strage di donne” e di una “crescita inarrestabile” del fenomeno? L’Italia è davvero il Paese con più femminicidi al mondo?
Nel secondo capitolo ripercorro sinteticamente le tappe del dibattito sociologico che ha portato, lentamente e in ritardo rispetto ad altri temi forti del femminismo della c.d. seconda ondata (su tutti l’aborto), all’emersione del problema della violenza contro le donne e alla nascita dei termini femicide e feminicidio.
L’architrave sulla quale è costruita la ricerca che ha mosso questo libro è un’analisi delle fonti internazionali dedicate al contrasto della violenza contro le donne (trasfusa nel capitolo III) e uno studio comparato della normativa dei Paesi in cui il femminicidio, comunque denominato, non è soltanto un fenomeno criminale, ma è anche una fattispecie di reato (capitolo IV).
Il femminicidio non è l’omicidio della donna tout court. Se così fosse si tratterebbe davvero di una bizzarria insensata e si farebbe fatica a capire perché un’intera regione del mondo abbia imboccato la strada della sua inclusione nella legislazione penale.
La comparazione per quest’opera e per questo tema non è stata perciò una scelta, ma una necessità.
Indagando sulle ragioni che hanno spinto tanti Paesi a compiere questa scelta, confido di fornire a chi mi leggerà qualche spiegazione rispetto al perché, adesso (e non prima), attraverso i mass media il termine “femminicidio” è entrato nel  nostro linguaggio in Italia. Sarà forse una sorpresa riconoscere che questo dipende, contrariamente alle aspettative, più dai giuristi che dai giornalisti.
Con lo studio comparato del reato di femminicidio mi propongo di far emergere, senza alcun animo partigiano, virtù e vizi di queste nuove disposizioni. Nessuna di esse, come si vedrà, è identica all’altra (tanto che sarebbe probabilmente più corretto parlare di “reati” di femminicidio al plurale), sicché il proposito è stato quello di trovare ricorrenze e individuare modelli. L’indagine non si è fermata alle norme, ma ha cercato di far luce sull’applicazione delle stesse da parte della giurisprudenza, l’analisi della quale è stata fondamentale per confermare le critiche, rispetto soprattutto ad alcune formulazioni, che pure la migliore dottrina non ha fatto mancare.
Nel quinto capitolo cerco di trasfondere i risultati della comparazione nell’esperienza italiana. Nel compiere questa operazione, le parole che ho sempre tenuto a mente sono quelle, anche così attuali, del maestro Marinucci, che negli anni ’80 invitava i giovani penalisti (che sono i professori ordinari di oggi) a fare sì tesoro delle conoscenza apprese oltralpe, ma anche a fermarsi a Chiasso a “sdoganarle”, prima di proporne, in preda all’entusiasmo, sic et simpliciter l’immediata circolazione in Italia.

Libro in Open Access scaricabile gratuitamente dall’archivio IRIS - Anagrafe della ricerca con Creative Commons.
Il presente volume è pubblicato anche in versione cartacea per i tipi di Editoriale Scientifica - Napoli, con ISBN 978-88-9391-219-8.