Françoise Barrè-Sinoussi, Nobel per la medicina 2008. © Institut Pasteur

Internazionale

LA RICERCA SULL’HIV TRA SCIENZA E SOCIETÀ

All'Università di Trento una lezione della premio Nobel per la medicina Barré-Sinoussi

26 febbraio 2018
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Serena Manara
Veronica Foletto
di Serena Manara e Veronica Foletto
Dottorande della Scuola in Scienze Biomolecolari dell’Università di Trento.

La scoperta più famosa della professoressa Françoise Barrè-Sinoussi (Institut Pasteur, Parigi) è certamente quella del virus dell’HIV, avvenuta nel 1983, e per la quale fu insignita del premio Nobel per la Medicina nel 2008. Retrovirologa di fama mondiale, ha guidato gruppi di ricerca su HIV e AIDS fin dai primi anni ‘80, focalizzandosi particolarmente sui meccanismi che controllano l’insorgenza dell’infezione e la conseguente reazione del sistema immunitario.

L’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) è il virus responsabile della Sindrome dell’Immunodeficienza Acquisita (AIDS), che consiste nel progressivo deterioramento del sistema immunitario al punto che delle innocue infezioni opportunistiche possono rivelarsi fatali. In assenza di un trattamento, l’aspettativa di vita oscilla tra i 9 e gli 11 anni dal momento del contagio. Grazie ad anni di ricerca, ad oggi sono disponibili diverse terapie in grado di rallentare il decorso della malattia e di abbattere la carica virale, rendendo così estremamente difficile la trasmissione di HIV da parte di un paziente in cura. Sebbene l’introduzione di questi trattamenti abbia drasticamente ridotto i decessi tra i pazienti che seguono la terapia, non esiste ancora una cura definitiva che permetta di debellare il virus dal corpo del paziente.

Secondo la professoressa Barré-Sinoussi è necessario che la ricerca faccia luce sui dettagli della biologia del virus HIV, al fine di identificare biomarcatori per test diagnostici di rilevamento precoce e nuovi siti di vulnerabilità per poter sviluppare nuovi farmaci e vaccini. Lo sviluppo di un vaccino rappresenta l’unica strategia in grado di eradicare definitivamente l’HIV; per questo motivo la ricerca di base si sta ora spingendo fortemente in questa direzione. L’intervento della premio Nobel ha sottolineato, tra l’altro, proprio la centralità della ricerca di base come punto di partenza di ogni ricerca applicata alla clinica.
 
Oltre ad essere una grande scienziata, la professoressa Barré-Sinoussi è anche un’attivista. Ha infatti dedicato molte energie alla formazione e al trasferimento tecnologico in Africa e Sud-Est Asiatico ed è stata per anni coordinatrice dei programmi di ricerca dell’Agenzia Nazionale Francese per la Ricerca sull’AIDS e l’Epatite Virale in Cambogia e Vietnam. È stata presidente dell’International AIDS Society, con la quale ha lanciato l’iniziativa Towards an HIV cure, finalizzata ad accrescere l’interesse e la ricerca internazionale verso una cura per l’HIV. Proprio la necessità di essere non solo ricercatori, ma anche attivisti e grandi comunicatori, è stato uno dei messaggi forti che la professoressa ha voluto dare ai dottorandi che hanno affollato la platea.

La premio Nobel ha infatti enfatizzato come la comunicazione tra ricercatori, clinici e pazienti sia stata fondamentale ai tempi dell’epidemia di HIV. L’essere attivi, il mettersi in gioco, l’agire pratico, non solo da parte degli scienziati, ma anche da parte dei pazienti, sono cruciali per sensibilizzare la popolazione, spingere le autorità a prendere provvedimenti sanitari e destinare più fondi alla ricerca di una cura o alla produzione di un farmaco. Tutt’oggi tale comunicazione, tale contatto scienza - società, è di estrema importanza per capire le reali necessità dei pazienti. Per rimarcare ulteriormente questo concetto, Françoise Barré-Sinoussi ha concluso con una frase di ispirazione per i dottorandi: "I always wondered why somebody didn’t do something about that. Then I realized I am somebody" (Lily Tomlin).

Lo scorso 5 febbraio, in occasione dell’apertura dell’anno accademico della Scuola di dottorato in Biomolecular Sciences del Centro di Biologia Integrata (CIBIO), la premio Nobel Françoise Barré-Sinoussi ha tenuto una conferenza dal titolo “La ricerca traslazionale su HIV: un modello per rispondere alle malattie emergenti o re-emergenti?”.