Tratto dell'antica Flaminia Minor, compreso nella Via degli Dei | Wikimedia Commons

Eventi

RACCONTARE IL PAESAGGIO IN CONFLITTO

Wu Ming 2 e la narrazione per la sostenibilità dei territori

26 marzo 2018
Versione stampabile
di Vesna Misic
Studentessa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, collabora con la redazione di Unitrentomag.

Il territorio, soprattutto quando concepito come paesaggio, oggetto dunque di attribuzioni di significato da parte di una popolazione, è un teatro di atti conflittuali accomunati da una qualche forma di orientamento verso il  futuro. La parola, nella forma della narrazione, si può non solo far deposito e memoria di queste divergenze riguardanti il cambiamento (o la conservazione) del luogo, ma anche strumento di lotta per un suo futuro sostenibile, generando, rappresentando o risolvendo uno scontro che si può sviluppare anche sul piano giuridico. 

Futuro, diritto, territorio e narrazione sono elementi i cui legami reciproci si esprimono bene in due particolari vicende che hanno riguardato la Via degli Dèi. Si tratta di un sentiero appenninico antico che collega Bologna a Firenze e che è sia cornice che soggetto rappresentato dal libro “Il sentiero degli dèi” di Wu Ming 2, pseudonimo di uno scrittore bolognese e membro del collettivo Wu Ming.

Nella “via” che porta da piazza Maggiore di Bologna a piazza della Signoria a Firenze, il sentiero dei Brègoli, utilizzato per secoli da parte della comunità locale per gli spostamenti quotidiani, ha vissuto momenti bui. Inglobato all’interno di una proprietà privata, che ne impediva la fruizione da parte dei camminatori, una servitù di passaggio l’ha restituito alla collettività dopo una vicenda giudiziaria durata trent’anni. Il successo della risoluzione è da attribuirsi alla scoperta, da parte del Comune di Bologna, dell’interesse e dei flussi turistici legati al sentiero, che deve molta della propria fortuna al racconto che è stato fatto di questi territori. La narrazione, operata dal libro ma anche e soprattutto della cittadinanza che ha fatto emergere i taciti significati del sentiero, ha dato forma al conflitto tra l’accesso alla natura e la proprietà privata e ha reso pensabile un futuro - sostenibile- del territorio. 

La narrazione e lo status che la Via degli Dèi aveva acquisito hanno avuto un ruolo fondamentale anche nella risoluzione del conflitto, relativo agli usi del territorio, che ha riguardato il monte dei Cucchi. Non prevedendo valutazioni ambientali ed economiche imparziali e ignorando il valore che veniva attribuito al paesaggio sia dalla popolazione locale che dai “viandanti”, venne eletto sito ideale per la collocazione di due parchi eolici. Sostenibilità energetica contro sostenibilità del territorio, che considera ambiente, popolazioni ed economia. La  mancanza di trasparenza e la subordinazione dell’interesse collettivo a quello privato non furono motivazioni sufficienti per la messa in discussione del progetto, i ricavi derivanti dal turismo sostenibile sì.

I due parchi non sono mai stati costruiti, ma il successivo riconoscimento dello status di Sito di Interesse Comunitario - Sito Natura 2000  ha fatto emergere l’ambivalenza insita nel concetto di “sostenibilità”. Ci si chiede quando la valorizzazione di un territorio o percorso sostenibile renda non sostenibile lo stesso territorio o percorso e come evitare un’eccessiva valorizzazione. Pertanto la narrazione si presenta sia come strumento risolutivo dei conflitti, sia come generatore degli stessi anche per quanto riguarda le modalità con cui abitiamo il territorio.

Le vicende che hanno riguardato la Via degli Dèi, per quello che hanno rappresentato e per come sono state raccontate, hanno avuto il merito e la fortuna di essere state l’espediente che ha permesso di provare a costruire un futuro sostenibile per gli abitanti dei suoi territori, scoprendo e/o rimarcando le potenzialità della narrazione per i luoghi e le loro comunità. 

I temi qui proposti sono stati affrontati durante l’incontro “Sostenibilità civile, tra letteratura e diritto. Incontro con Wu Ming 2” il 27 febbraio presso la Facoltà di Giurisprudenza. A moderare l’incontro con l’autore Wu Ming 2 è stato il professor Nicola Lugaresi della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.