Immagine tratta dalla copertina del libro

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COMPORRE. L'ARTE DEL ROMANZO E LA MUSICA

A cura di Walter Nardon e Simona Carretta

26 marzo 2015
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Meno indagato delle relazioni tra poesia e musica, il rapporto fra musica e romanzo risulta tanto rilevante da illuminare alcuni aspetti fondamentali dell’arte narrativa: elementi come l’intonazione e il ritmo rivestono, infatti, un ruolo essenziale sia nella narrazione orale, sia in quella scritta. Il tono, la cadenza e lo sviluppo di una voce narrante presentano caratteri musicali e così l’orchestrazione di voci e registri diversi, l’intreccio di varie linee narrative, l’alternarsi dei temi. Non si tratta solo di espressioni metaforiche: non a caso si parla, in entrambi gli ambiti, di composizione. Il volume raccoglie i contributi di Gabriele Frasca, Andrea Inglese, Walter Nardon, Simona Carretta, Massimo Rizzante, Andrzej Hejmej, Elisabeth Rallo-Dichte, Marcel Dichte e Carlo Cenini.

Walter Nardon è autore e curatore di romanzi e racconti, è redattore della rivista online "Zibaldoni", è dottore di ricerca in Narratività e Letterature comparate, abilitato all'insegnamento sia in Materie Letterarie, sia in Filosofia e Storia, docente di ruolo in un liceo attualmente è docente presso l'Università di Trento.

Simona Carretta ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Letterature comparate, in cotutela tra l'Università di Trento e l'Université Paris-Sorbonne, con una tesi intitolata "Il principio compositivo della variazione su tema nel romanzo del Novecento". Collabora regolarmente con la rivista "L'atelier du roman" (edita a Parigi da Flammarion) e dirige la rubrica "L'arte del saggio" per la rivista online "Zibaldoni e altre meraviglie".

Dall’introduzione
LE INFLUENZE MUSICALI NEL ROMANZO

Il ‘quaderno di composizione’ è un oggetto familiare sia allo scrittore che al musicista, ma quando questi interlocutori si tro-vano a sottolineare le affinità fra le loro arti il ricordo degli anni di apprendistato impone sempre una serie di precisazioni. Parlare dunque della composizione e del rapporto tra romanzo e musica significa nella maggior parte dei casi seguire lo sviluppo di un’arte dal saldo punto di osservazione dell’altra. Nel nostro discorso partiremo quindi quasi sempre dalla letteratura.
Mentre non è difficile cercare di chiarire come il racconto possa sospendere l’incredulità dei lettori soffermandosi sugli artifici retorici (perché lo sviluppo tematico allude di per sé abbastanza chiaramente a un significato), con la musica il discorso rischia di ridursi a due soluzioni: la soluzione tecnica, che impiega il linguaggio specifico dell’arte, e quella metaforica, cui si deve sempre ricorrere per descrivere ciò che – come la musica – sembra sfuggire alla rappresentazione. Un esempio può venire in aiuto. Il gesto di tracciare una linea su una lavagna può alludere sia allo spazio che al tempo: il fatto è che nel primo caso il segmento appartiene alla stessa dimensione di ciò che intende rappresentare ed è dunque esso stesso spazio, nel caso del tempo invece – compiuta l’operazione – ha già cessato di appartenervi, a meno che, appunto, non si tratti di una notazione musicale, di una pausa. Non si potrebbe dire lo stesso se invece di una pausa di due quarti si trattasse di una lettera dell’alfabeto; e neanche un punto e virgola susciterebbe lo stesso effetto. 
Fra suono, segno e significato la musica strumentale sembra quasi sempre fare a meno del significato. Le eccezioni riguardano l’impiego del suono in funzione mimetica (musica descrittiva, musica a programma).  
Nonostante queste differenze, letteratura e musica manten-gono numerosi aspetti comuni. Dovessimo parlare dell’affinità tra poesia e musica, origine e connubio di queste arti risultereb-bero ancor più evidenti. Si pensi al canto, a tutta la musica corale sacra (salmi, canti liturgici, inni) alla musica corale profana, alle forme letterarie in musica: il madrigale, la ballata, la canzone (il Lied); e naturalmente a tutta la tradizione del melodramma. Le due arti si influenzano anche per l’articolazione retorica, di origine classica in letteratura, cinquecentesca in musica. E in effetti alcuni elementi segnalano una reciproca influenza: come nella narrazione si parla di intonazione, ritmo, tono, nella composizione musicale si parla di frase, inciso, soggetto, tema, esposizione. Così nel processo di formazione di un racconto e di un pezzo musicale possiamo notare alcune significative analogie. Alcuni studiosi sono giunti a parlare di narratività musicale. 
Nei romanzi del XX secolo lo sviluppo della voce narrante e la costruzione delle parti di un’opera hanno spesso tratto spunti dall’esperienza musicale, che possiamo riscontrare a livello stilistico (intonazione, ritmo, equilibrio della frase), compositivo (disegno complessivo, struttura del romanzo) e tematico.