Giovedì, 30 aprile 2015

Nominati i nuovi prorettori

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Il Rettore li ha presentati questa mattina ai giornalisti insieme ai delegati che per i prossimi tre anni faranno parte della sua squadra di governo. Sono Flavio Deflorian (prorettore vicario) con delega al supporto al sistema produttivo, Maurizio Marchese allo sviluppo internazionale, Barbara Poggio alle politiche di equità e diversità, Giorgio Vallortigara alla ricerca.

Paolo Collini ha anche resa nota la lista dei delegati che si occuperanno di compiti specifici in vari settori e che lo supporteranno nella guida dell’Ateneo. Ecco l’elenco:

  • Giorgio Bolego: rapporti con il personale tecnico-amministrativo e contrattazione collettiva integrativa
  • Marco Bombardelli: semplificazione e trasparenza
  • Paolo Bouquet: sport
  • Giorgio Cacciaguerra: supervisione dello sviluppo edilizio
  • Roberto Caso: open access e politiche contro il plagio
  • Carlo Casonato: comitato etico per la sperimentazione con l'essere vivente
  • Patrizia Cordin: iniziative in materia di minoranze linguistiche
  • Jean Paul Dufiet: formazione linguistica e centro linguistico di ateneo
  • Giorgio Guido Fodor: festival dell’economia
  • Franco Fraccaroli: benessere organizzativo
  • Maurizio Giangiulio: collegio di merito Bernardo Clesio
  • Claudio Giunta: stampa e comunicazione
  • Renato Lo Cigno: servizi e tecnologie informatiche
  • Paolo Pasquale Macchi: disabilità
  • Pier Luigi Novi Inverardi: orientamento in Italia
  • Barbara Ongari: servizi educativi e di supporto alla genitorialità
  • Stefano Oss: orientamento nella regione e nei territori limitrofi
  • Cinzia Piciocchi: organismo preposto al benessere animale
  • Paola Quaglia: placement e alumni
  • Marco Ragazzi: sostenibilità ambientale

Le funzioni relative alla formazione degli insegnanti e ai rapporti con il sistema della scuola trentina sono assegnate ad un costituendo organismo di raccordo tra i Dipartimenti.

Durante l’incontro di presentazione della nuova squadra di lavoro si è inoltre fatto il punto su strategie di internazionalizzazione, qualità degli studenti, occupabilità dei laureati, rapporti con il territorio e reputazione internazionale anche alla luce delle più recenti indagini e classifiche uscite nelle ultime settimane.
È emerso che i laureati dell’Università di Trento trovano lavoro più facilmente (occupato il 65% dei laureati contro il 56% del dato nazionale a un anno dalla laurea), guadagnano di più (1.197 euro mensili netti, contro i 1.065 della media nazionale) e sono molto soddisfatti della loro scelta (il 91% lo risceglierebbe). In ambito internazionale l’Ateneo trentino per la prima volta è presente con sei aree disciplinari nel QS World University Rankings by Subject 2015.

Tutti i dettagli nel comunicato stampa allegato.