Neuroscience Lectures

CIBIO-CIMeC
12 maggio 2015
13 maggio 2015
12 e 13 maggio
Contatti: 
CIMEC - Centro Interdipartimentale Mente/Cervello
Palazzo Fedrigotti - corso Bettini 31, I-38068 Rovereto (TN)
Tel. 
+39 0464 808615
Fax 
+39 0464 808654

Una serie di conferenze tenute da celebri scienziati sui più recenti progressi nello studio del cervello, dalla biologia molecolare alle neuroscienze cognitive.

Il primo appuntamento con

Prof. Alcino Silva
(UCLA, Los Angeles, USA)

Meccanismi molecolari, cellulari e di circuito che legano i ricordi nel tempo
12 maggio - ore 13.45 - Aula A105 - Polo Ferrari, Povo (TN)

Negli ultimi 20 anni, sono stati fatti significativi progressi nella conoscenza dei meccanismi molecolari, cellulari e di sistema che stanno alla base dei singoli ricordi. La memoria del mondo reale, tuttavia, implica l’integrazione di molteplici ricordi nel tempo, laddove un singolo ricordo può influire sull’elaborazione e  sulla memorizzazione di altri. Recenti studi sull’organizzazione dei ricordi, svolti nei nostri laboratori, hanno rilevato che un ricordo può scatenare un aumento di eccitabilità che in seguito può influire sull’allocazione e sulla forza di un ricordo successivo, collegandoli dunque tra loro nel tempo. Abbiamo testato previsioni chiave dell’ipotesi di allocazione dei ricordi nelle reti dell’ippocampo grazie ad una serie di tecniche precise: l’imaging in-vivo con calcio (attraverso l’utilizzo di microscopi fosforescenti sulle teste di topi in regime di comportamento spontaneo), la TetTag transgenic system, l’optogenetica, l’elettrofisiologia, la microscopia a 2 fotoni e innovativi test comportamentali. I nostri risultati dimostrano che i cambiamenti nell’eccitabilità neuronale, dipendenti dall’apprendimento, possono servire a legare i ricordi tra di loro nel tempo.

 

Mappe per l’integrazione e la pianificazione della ricerca nella cognizione molecolare e cellulare
13 maggio - ore 13.00 - Aula B105 - Polo Ferrari, Povo (TN)

Nonostante le informazioni causali siano alla base della biologia, non esistono allo stato attuale strumenti che possano aiutare i biologi a tenere traccia della sempre più complessa rete di connessioni causali che essi usano quando prendono decisioni per la ricerca. Quando le implicazioni di ciò che è già stato letto rimangono sepolte sotto la crescente complessità di tali reti causali implicite ed esplicite, come possono i biologi ottimizzare ragionevolmente piani di ricerca futuri? Descriverò lo sviluppo di strumenti grafici ed interattivi semi-automatizzati che aiutano i biologi nel tracciare, mappare e pesare le prove causali negli articoli di ricerca (ad esempio, ResearchMaps) con l’obiettivo di migliorare la pianificazione sperimentale. Soprattutto, il quadro normativo ed i principi usati per costruire le ResearchMaps, tra cui la convergenza e la consistenza, riflettono pratiche comuni alla biologia, compresa le neuroscienze. Oltre a descrivere una strategia per la generazione delle ResearchMaps, presenterò anche un’applicazione web open-source che permette di generare tali mappe con facilità. Le funzioni di visualizzazione delle ResearchMaps permettono ai biologi di considerare le prove scientifiche esistenti con una portata ed una precisione difficilmente raggiungibili con la sola memoria umana.

Gli incontri si terranno in inglese.

Alcino Sivla

Si è laureato alla Rutgers University negli Stati Uniti ed ha conseguito il dottorato in genetica umana presso l’Università dello Utah nel 1989. Agli inizi degli anni ’90, ha lavorato nel laboratorio del premio Nobel per la Medicina Susumu Tonegawa. Dal 1992 al 1998, ha ricoperto il ruolo di professore presso il laboratorio di genetica “Cold Spring Harbor Laboratory” e nel 1998 si è trasferito presso la University of California a Los Angeles (UCLA), dove tuttora insegna e dirige il "Center for Learning and Memory”.
Alcino Silva è stato uno dei pionieri dello studio dei meccanismi molecolari dell’apprendimento e della memoria. I suoi studi, pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali, hanno contriibuito ad identificare alcuni dei più importanti geni coinvolti in questi processi. Negli ultimi anni, il suo lavoro di ricerca si è concentrato sulle basi genetiche e molecolari dei deficit cognitivi ed ha ispirato lo sviluppo di nuove terapie farmacologiche per la cura dei disturbi di apprendimento.