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Internazionale

America Latina e flussi di investimento

Gli strumenti di tutela offerti dal diritto internazionale

9 gennaio 2019
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di Sondra Faccio
Assegnista di ricerca presso la Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento.

Le attività delle imprese trentine al di fuori dei confini nazionali stanno assumendo una crescente rilevanza sia dal punto di vista del valore economico, sia dal punto di vista strategico. In questo contesto, la conoscenza delle norme (nazionali e internazionali) che regolano il commercio e gli investimenti diretti esteri diventa di capitale importanza per l’impresa. È proprio per rispondere a questa esigenza che la Scuola di Studi Internazionali e Trentino Sviluppo hanno deciso di lanciare l’iniziativa di un evento congiunto sul tema “Investimenti diretti esteri nei Paesi dell'America Latina: gli strumenti di tutela offerti dal diritto internazionale." L’evento, organizzato nell'ambito del progetto di ricerca “La politica commerciale dell'UE nelle guerre civili e in altri casi di sovranità contestata: una prospettiva di diritto internazionale”, ha raccolto l’adesione di numerose imprese, professionisti, docenti e studenti dell’Università di Trento.

Marco Pertile, Mauro Caselli e Sondra Faccio della Scuola di Studi Internazionali si sono alternati nella discussione del tema, offrendo una panoramica sugli aspetti economici e giuridici coinvolti.
I dati presentati nel corso dell’evento confermano un trend crescente dei flussi commerciali e di investimento diretto estero verso i Paesi dell’America Latina, soprattutto nel settore dei macchinari. In particolare, è stata evidenziata una correlazione diretta tra flussi di investimento e l’adozione di adeguati mezzi di tutela da parte del Paese di destinazione, soprattutto dei c.d. trattati bilaterali di investimento.
I trattati bilaterali di investimento rappresentano uno strumento prezioso per la tutela degli investitori italiani. Ratificando questi trattati, infatti, gli Stati si obbligano a garantire all’investitore straniero situato sul proprio territorio una serie di standard di trattamento. Si tratta, per esempio, dello standard del trattamento nazionale e della nazione più favorita che proteggono l'investitore contro trattamenti discriminatori; dello standard giusto ed equo che protegge l'investitore da comportamenti arbitrari dello Stato e del divieto di espropriazione senza indennizzo. Inoltre, questi trattati riconoscono all'investitore il diritto di agire direttamente contro lo Stato ospitante l'investimento in caso di violazione degli standard. L'investitore può chiedere che la controversia con lo Stato ospitante sia decisa da un tribunale arbitrale internazionale nominato dalle parti e istituito secondo le regole de International Center for the Settlement of Investment Disputes (ICSID) con sede a Washington DC o di altri centri per la risoluzione delle controversie, quali la Permanent Court of Arbitration (PCA) all'Aja.
Laddove gli Stati non abbiano ratificato alcun trattato bilaterale per la promozione e protezione degli investimenti con lo Stato italiano, come nel caso del Brasile e del Venezuela, si applica l’istituto della protezione diplomatica, uno strumento mediante il quale lo Stato può adottare delle misure a tutela dei propri cittadini e imprese all'estero che abbiano subito interferenze illecite da parte dello Stato straniero. L’efficacia di tale istituto, è lasciata però alla discrezionalità dello Stato, il quale può (ma non deve) decidere di agire in protezione diplomatica dei propri cittadini e imprese all'estero. Un esempio recente della sua applicazione, proprio nel contesto dell'America Lanina, riguarda il caso Italia v. Cuba. In questo caso, lo Stato italiano ha agito in protezione diplomatica a tutela di alcune imprese italiane site in Cuba che erano state oggetto di comportamenti illeciti da parte delle autorità cubane, istituendo un procedimento arbitrale ad hoc avverso lo Stato cubano.
L’incontro ha consentito un vivace scambio tra le imprese presenti e i docenti e gli studenti della Scuola di Studi Internazionali e rappresenta, nell’intenzione delle parti, il primo di una serie di iniziative volte a stimolare nuove sinergie e collaborazioni.

Si è tenuto presso la Scuola di Studi Internazionali (SSI) il seminario dal titolo "Investimenti diretti esteri nei Paesi dell'America Latina: gli strumenti di tutela offerti dal diritto internazionale." L’evento, organizzato nell'ambito del progetto di ricerca “La politica commerciale dell'UE nelle guerre civili e in altri casi di sovranità contestata: una prospettiva di diritto internazionale”, è frutto della partnership tra la Scuola di Studi Internazionali e Trentino Sviluppo. L’iniziativa rappresenta una "prima esperienza" di collaborazione tra gli enti. Nei loro saluti introduttivi hanno sottolineato questo aspetto sia il professor Andrea Fracasso, direttore della Scuola di Studi Internazionali, sia la dottoressa Renata Diazzi, direttrice dell’Area Internazionalizzazione di Trentino Sviluppo. Entrambi hanno ribadito l'obbiettivo dell'iniziativa: stimolare l'interazione tra università, imprese e operatori sul territorio su temi trasversali di interesse per il mondo produttivo e per la ricerca.