Paolo Collini e Francesco Profumo presentano l'iniziativa agli studenti. Fotogramma tratto dal video dell'evento.

Formazione

10 incontri per costruire il futuro

Da un’idea di Piero Angela un’iniziativa rivolta a ragazzi e ragazze. Visibile anche in streaming

23 gennaio 2019
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di Giulia Castelli
Laureata in Giurisprudenza UniTrento, collabora con l’Ufficio Web, social media e produzione video dell'Ateneo.

La tecnologia sta cambiando molti aspetti della nostra vita, in particolare la cultura. Nasce da questa constatazione il progetto Costruire il futuro, promosso da Fondazione Bruno Kessler (FBK) e Università di Trento. Un ciclo di incontri con importanti esperti del mondo della scienza e delle nuove tecnologie  per dare una prospettiva complementare a quella fornita dalla scuola italiana. Il nostro modello educativo è spesso chiamato a riflessioni sul passato e sul presente. “A scuola si studia storia, filosofia, arte, greco, latino, letteratura, matematica. La scienza, intesa come metodo di indagine, con la sua pervasività e importanza, è forse meno studiata. Ancora meno vengono analizzate le nuove tecnologie e le professioni del futuro” sottolinea Piero Angela, promotore dell’iniziativa, in un videomessaggio rivolto agli studenti presenti all’Auditorium del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’ateneo di Trento per il primo incontro con Piero Bianucci, noto divulgatore scientifico e scrittore.

L’obiettivo, sottolineato dal rettore Paolo Collini e dal presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo in occasione del primo seminario, è aiutare le nuove generazioni a orientarsi in un periodo di forti trasformazioni del mondo del lavoro e della conoscenza, sconvolgimenti socio-economici causati proprio dall’avvento di queste nuove tecnologie. Un progetto che ha l’ambizione di aiutare i giovani a capire meglio il futuro e le sfide che ci attendono, e in questo modo spingerli a fare scelte più consapevoli. “Vengono raccontate da questi signori le storie del futuro e si può interagire direttamente con loro. Una cosa molto diversa dalla scuola che darà modo ai ragazzi di scegliere con maggior consapevolezza il proprio percorso di studio” spiega Piero Angela. È questo l’aspetto che interessa particolarmente i promotori dell’iniziativa. Una percentuale non trascurabile degli studenti che si iscrive all’università non passa al secondo anno. Spesso non mancano le capacità. La maggior parte, infatti, magari ha fatto solo la scelta sbagliata perché non  ha saputo o potuto cogliere le informazioni e gli spunti a un efficace orientamento.

Il futuro non è mai prevedibile ma ci sono delle tendenze chiare che indicano quali saranno i problemi che l’umanità dovrà affrontare. Le nuove generazioni dovranno gestire una situazione complessa caratterizzata da due aspetti: una popolazione sempre più vecchia e cambiamenti tecnologici molto rapidi. Questo obbliga ad approcciare il mondo del lavoro in modo nuovo ma crea anche nuove opportunità che i più giovani devono sapere come cogliere. “Le nuove generazioni vivranno delle trasformazioni straordinarie. Questo vuol dire che la cultura oggi ha bisogno di capire meglio questo mondo che cambia attraverso la globalizzazione, la nuova economia, la geografia mondiale, la democrazia che lentamente si sta trasformando. In particolare, per voi è importante capire le nuove tecnologie che scardinano quello che erano il mondo del lavoro e della conoscenza in passato” conclude Piero Angela nel suo videomessaggio ai ragazzi. L’intento, dunque, è quello di fornire ai giovani un punto di incontro nelle università dove ascoltare esperti ed esponenti della società civile che hanno avuto la possibilità di studiare queste nuove tendenze e capire cosa sta succedendo nel mondo.

La particolarità dell’evento è l’ampia ed eterogenea platea di studenti che è stata coinvolta. Infatti, i partecipanti non saranno solo studenti delle superiori. Il progetto è rivolto anche a 150 studenti e studentesse  iscritti ai primi anni di studio dei corsi  dell’Università di Trento per l'anno accademico 2018/2019. Gli interessati devono frequentare almeno 7 dei 10 incontri con la possibilità di presentare una relazione e chiedere il riconoscimento di 1 CFU in carriera.

Interverranno Anna Cereseto e Giovanni Andrea Prodi dell’Università di Trento, Francesca Profumo e Cesare Furlanello della Fondazione Bruno Kessler. Il programma è vario e coinvolge molti esperti esterni: Juan Carlos De Martin, Filippo Giorgi, Staffan De Mistura, Massimo Tononi, Stefano Micelli. Concluderà il ciclo di seminari una lezione di Piero Angela. Gli incontri, che si svolgeranno tra gennaio e maggio 2019, tratteranno tematiche attuali e controverse – dall’ingegneria genetica ai cambiamenti climatici – e possono essere seguiti in streaming.