Luca Mercalli, foto Roberto Bernardinatti, archivio Università di Trento

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CAMBIAMENTI CLIMATICI E TURISMO IN MONTAGNA

Il meteorologo Luca Mercalli ospite dell’Ateneo alla presentazione della nuova laurea magistrale in Management della sostenibilità e del turismo (MaST)

26 maggio 2015
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Mariangela Franch
di Mariangela Franch
Professoressa ordinaria di Marketing presso il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento.

Dal prossimo anno accademico 2015-2016 il Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento ha previsto, tra le offerte formative di secondo livello, la laurea magistrale in Management della Sostenibilità e del Turismo (MaST). Unica in Italia, MaST si propone di preparare laureati con una robusta competenza multidisciplinare per la gestione sostenibile di imprese profit e non profit, nazionali e internazionali e di enti e amministrazioni pubbliche operanti in diversi settori, tra i quali quello turistico. 

Per far conoscere la neonata laurea magistrale sono stati organizzati alcuni eventi, tra i quali l’incontro con il famoso climatologo Luca Mercalli è stato particolarmente partecipato. Attualissimo l’argomento trattato, la relazione tra cambiamenti climatici e turismo in montagna alla luce di alcuni possibili scenari. Commentando i risultati di un recente studio condotto insieme alla Società Metereologica Italiana sull’Ossola, valle situata a ridosso del Sempione, Mercalli ha dimostrato che anche a scala ridotta e a pochi chilometri da noi l’innalzamento della temperatura e la riduzione delle precipitazioni nevose seguono trend analoghi a quelli rilevati a livello globale. Nel territorio dell’Ossola, la quantità di neve fresca cumulata a bassa quota è passata da novanta centimetri all’inizio del XX secolo a trenta centimetri dopo la metà degli anni ’80 fino a oggi. Sia a livello locale che globale primavere ed estati più calde mediamente di 1,5 gradi hanno comportato e comporteranno lo scioglimento anticipato del capitale nevoso e la necessità urgente di ripensare i modelli di gestione dell’acqua nel settore agricolo oltre che in quello turistico. 

Alla luce di queste evidenze, assumere un approccio sostenibile non rappresenta più, secondo lo studioso, un vezzo per pochi, ma una necessità urgente di cambiamento di paradigma non solo ambientale, ma anche economico. Quanto mai opportuna è stata, in proposito, la citazione dai Promessi Sposi del Manzoni a proposito della sordità del governatore don Gonzalo Fernandez de Cordoba di fronte alla richiesta del tribunale della sanità di chiudere le porte della città per arginare il rischio di diffusione della peste. L’intervento tardivo non poté impedire il dilagare dell’epidemia e la morte di circa 150.000 persone. 

Fuor di metafora, Mercalli ha posto l’accento sul fatto che da più di quarant’anni i climatologi hanno lanciato l’allarme sulle possibili conseguenze del cambiamento climatico sulle condizioni di vita e sull’economia del pianeta, ma l’ipotesi di chiudere le “porte della città” (assumendo politiche per il contenimento dei danni e per il cambiamento di modello di sviluppo) non è stata ancora adeguatamente considerata. L’apporto della storia unita alla ricostruzione dei cambiamenti attraverso l’osservazione di serie storiche di dati, l’analisi e la misurazione degli effetti e l’applicazione di modelli previsionali sono gli strumenti che Mercalli ha individuato come indispensabili per studiare e gestire la complessità della sostenibilità. Solo un approccio multidisciplinare può consentire di raccogliere la sfida di concepire nuovi modelli di business per la gestione dei cambiamenti del contesto ambientale e per proporre strumenti per l’adattamento dei comportamenti di imprese e individui, tenendo conto dei limiti di utilizzo del capitale naturale.

L’offerta formativa MaST, che si caratterizza per la multidisciplinarietà, non è, secondo Mercalli, un “lusso” che l’Università di Trento si è concessa, ma una scelta responsabile per formare laureati capaci di progettare – e gestire con strumenti adeguati – un’economia che coesista con il limite nell’uso delle risorse del pianeta. Un plauso quindi alla sfida di MaST di preparare manager attenti a ridurre il “debito ecologico” e contenere il rischio di “bancarotta della natura”. 

La presentazione della nuova laurea magistrale in Management della sostenibilità e del turismo (MaST) è stata l’occasione per approfondire i problemi dello sviluppo e per individuare buone pratiche per rendere applicabile il principio della sostenibilità. 
Il 21 maggio scorso, presso la Sala Conferenze del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento, il climatologo e meteorologo Luca Mercalli ha affrontato il tema “Cambiamenti climatici e turismo in montagna: quali scenari?”. Ne hanno discusso il professor Geremia Gios, direttore del Dipartimento di Economia e Management, e la professoressa Mariangela Franch, responsabile della laurea magistrale in Management della Sostenibilità e del Turismo (MaST).