Immagine tratta dall'archivio digitale STABAT

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VALORIZZARE L'ARCHIVIO DELLA PRODUZIONE EDITORIALE TRENTINA

Digitalizzazione delle stampe antiche della Biblioteca comunale di Trento e dell’archivio storico: il progetto STABAT in collaborazione con UniTrento

24 luglio 2015
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Matteo Fadini
di Matteo Fadini
Assegnista di ricerca del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento.

La Biblioteca comunale di Trento e l'Archivio storico conservano 350 delle 668 superstiti edizioni stampate in Trentino nell'arco cronologico 1481-1700. La raccolta si compone di 2 incunaboli, 77 cinquecentine e 271 seicentine; tra le edizioni del XVI secolo si segnalano 20 in ebraico, testimonianza di una stamperia ebraica a Riva del Garda, una delle non molte attive in Italia nel corso del Cinquecento. La Biblioteca è da anni impegnata in progetti di catalogazione e conservazione del patrimonio locale: ne sono esempi Editori e stampatori di Trento e Rovereto, censimento delle edizioni stampate in Trentino fino al 1800, e Catalogo Trentino di immagini, progetto di digitalizzazione delle cartoline e delle incisioni del Trentino. 

Con il progetto STABAT - Stampe antiche della Biblioteca comunale di Trento (settembre 2014 - novembre 2015) si intende valorizzare l'archivio della produzione editoriale trentina tramite la digitalizzazione, la descrizione analitica del contenuto e degli aspetti materiali, nonché l'analisi dei possessori di tutte le edizioni a stampa pubblicate in Trentino nei secoli XV-XVII, conservate dalla Biblioteca comunale e dall'Archivio storico. Nel gruppo di edizioni oggetto di digitalizzazione sono presenti opere letterarie, storiche e religiose, e testi scolastici per gli allievi del collegio dei Gesuiti. Accanto a queste opere, un gruppo significativo di edizioni è composto da testi giuridici e normativi che, assieme a un importante nucleo di bandi, rappresentano le fonti normative e i materiali indispensabili per la conoscenza della storia amministrativa, economica e politica locale. Con STABAT si realizzeranno circa 32.000 scatti fotografici ad altissima risoluzione che permetteranno di conservare e preservare questo importante fondo della Biblioteca. 
STABAT è stato reso possibile grazie al finanziamento della Fondazione Caritro (Bando Archivi 2014) e al cofinanziamento dei due principali partner del progetto, che hanno messo a disposizione anche il lavoro e le competenze di personale interno: la Biblioteca comunale di Trento e l'Area dipartimentale in Studi Linguistici, Filologici e Letterari del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Gli altri partecipanti a STABAT sono la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, che ha messo a disposizione il repository GMM quale luogo di conservazione delle riprese fotografiche ad alta risoluzione, e University of St Andrews (Scotland), USTC – Universal Short Title Catalogue.
Responsabile del progetto è il Direttore della Biblioteca comunale di Trento, referenti dei partner Andrea Comboni (Università di Trento), Armando Tomasi (Soprintendenza), Andrew Pettigree (USCT). L'esecuzione del progetto (postproduzione delle immagini, descrizione delle edizioni, creazione delle versioni digitali delle edizioni) è stata curata da Matteo Fadini, assegnista di ricerca del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Ateneo trentino. Durante le varie fasi di STABAT hanno prestato le proprie competenze Mauro Hausbergher, Silvano Groff e Milena Bassoli (bibliotecari), Luciano Palombi (fotografo che ha materialmente ripreso tutte le edizioni) e Walter Biondani (fotografo della Soprintendenza). 

Lo scorso 19 aprile presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Ateneo Giorgio Antomiacomi (Direttore della Biblioteca comunale), Stefania Franzoi (Soprintendenza PAT), Andrea Comboni e Matteo Fadini (UniTrento) hanno presentato il sito del progetto e i primi risultati delle ricerche. Nel portale STABAT sono già consultabili le immagini relative a circa 310 edizioni. 
Dal 9 giugno il database USTC ha inserito i link alle digitalizzazioni di STABAT; questa collaborazione ha permesso di migliorare il censimento delle cinquecentine stampate in Europa con l'agnizione di 21 nuove edizioni prima non inserite nel database e ha portato, inoltre, alla stipula di un accordo all'interno del progetto World's rarest books programme.