Inaugurazione Summer School, Foto Alessio Coser, Archivio Università di Trento

Formazione

A LEZIONE CON I MAGGIORI ESPERTI IN TELECOMUNICAZIONE

A Trento la prima Summer School della IEEE Communications Society

17 luglio 2015
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Fabrizio Granelli
di Fabrizio Granelli
Professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) dell'Università di Trento e organizzatore locale della Summer School.

La città di Trento è stata scelta dalla prestigiosa associazione internazionale IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers) Communications Society per ospitare la prima edizione della sua Summer School internazionale, che si è tenuta nelle giornate tra il 6 e il 9 luglio.

La Summer School è stata strutturata su 4 giorni per fornire ai partecipanti, studenti di dottorato in Telecomunicazioni provenienti da tutto il mondo, lezioni da parte dei maggiori esperti del settore. L'idea di organizzare questo evento nasce dal presidente della IEEE Communications Society, Sergio Benedetto (Politecnico di Torino), in collaborazione con i colleghi Khaled Letaief (vice-presidente per le attività tecniche), Stefano Bregni (vice-presidente per le relazioni con i membri della Società), Michele Zorzi (direttore dell'area Educazione) e Fabrizio Granelli (coordinatore del gruppo di lavoro sul Training del ComSoc Education Board).

Quest'anno la Summer School ha accolto 43 partecipanti selezionati a livello internazionale da più di 100 application nella primavera 2015. L'evento è stato ospitato a Povo, presso gli spazi del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione (DISI) dell'Università di Trento. Alla cerimonia di apertura hanno partecipato il rettore dell’Università di Trento Paolo Collini, il direttore DISI Gian Pietro Picco, il vice-presidente ComSoc Stefano Bregni e l'organizzatore locale Fabrizio Granelli.

Il programma tecnico della scuola si è sviluppato attraverso lezioni dedicate a temi di grande interesse per giovani ricercatori che si occupano di questo settore:

  • Lajos Hanzo (Università di Southampton, U.K.) ha proposto una lezione estremamente interattiva sul tema "Collaborative Near-Capacity Wireless System Design"
  • Giuseppe Bianchi (Università di Roma Tor Vergata) ha parlato dell'evoluzione del piano di controllo delle reti moderne di telecomunicazioni, nel suo intervento “From dumb to smarter switches in software defined networks: towards a stateful data plane"
  • Andrea Goldsmith (Università di Stanford, U.S.A.), una delle maggiori esperte mondiali di comunicazioni wireless, ha presentato cosa aspettarsi da "The Next Wave of Wireless Communications"
  • Nelson L.S. de Fonseca (Università Statale di Campinas, Brasile) ha discusso riguardo lo scenario emergente dei Big Data e del loro impatto sui sistemi e sulle reti di telecomunicazioni nell'intervento "Networking for Big Data".

In aggiunta, gli allievi hanno avuto l'occasione di discutere dei propri temi di ricerca e delle loro proposte nell'ambito di una poster session, aperta anche ai membri del Dipartimento, che è risultata estremamente interessante e interattiva. Il confronto è proseguito sia tra i partecipanti che con gli speaker durante le due cene sociali che hanno fatto da contorno all'evento.

Si è poi pensato di fornire ai partecipanti la possibilità di vedere e "toccare con mano" gli apparati di una rete di telecomunicazioni in produzione, tramite la visita prima al Datacenter dell'Università di Trento e poi al Network Operation Center di Trentino Network. In questo modo, i presenti hanno potuto entrare in contatto diretto con le problematiche di dimensionamento e fornitura di servizi all'Università e alla progettazione e gestione di una rete d'avanguardia, quale quella sviluppata nella Provincia autonoma di Trento.

È stato un evento estremamente stimolante e una vera sfida riuscire a costruire un programma in grado di interessare e coinvolgere questi giovani ricercatori. Elementi molto positivi sono stati l'entusiasmo e la preparazione tecnica degli allievi e la disponibilità di speaker di questo livello - che hanno fatto in modo di trovare tempo per partecipare nonostante agende colme di altri impegni. Siamo fieri del risultato conseguito e speriamo che l'evento diventi parte integrante del calendario della Communications Society e, perché no, di ripetere l'esperimento il prossimo anno nuovamente qui a Trento.