Teatro dell'antica città di Mira. Foto AdobeStock

Internazionale

Il teatro antico in epoca fascista

Una collaborazione tra Laboratorio Dionysos UniTrento e le Università di Oxford e di Groningen

20 gennaio 2020
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Sara Troiani
di Sara Troiani
Frequenta il corso di dottorato di ricerca Le forme del testo dell'Università di Trento e collabora con il Laboratorio Dionysos del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Ateneo.

Lo scorso 16 dicembre presso la Faculty of Classics della University of Oxford si è svolto il convegno internazionale Classics and the Spectacular under Fascism, frutto di una collaborazione che ha coinvolto il Laboratorio Dionysos – Archivio digitale del teatro antico dell’Università di Trento, l’Archive of Performances of Greek and Roman Drama (APGRD) dell’Università oxoniense e la Rijksuniversiteit Groningen (Olanda).

Il progetto, che ha in cantiere un secondo convegno da svolgersi nella sede di Groningen, ha affrontato il tema della re-invenzione dell’immaginario classico greco-latino all’interno di eventi e spettacoli teatrali promossi dal Regime fascista italiano e dai governi europei di ispirazione fascista (Germania e Spagna, in particolare). 

Alcuni importanti lavori sull’appropriazione della cultura classica, in special modo latina, da parte del fascismo hanno ridestato l’interesse su un aspetto per lo più trascurato dagli studi sulla materia precedenti agli anni ’90 del secolo scorso: i contributi di Emilio Gentile, ordinario di Storia contemporanea alla Sapienza, e dello storico Roger Griffin (Oxford Brookes University), insieme al recentissimo Brill’s Companion to the Classics, Fascist Italy and Nazi Germany (Leiden-Boston 2018) hanno fornito le suggestioni principali per inquadrare l’indagine del convegno sulla ‘spettacolarizzazione’ dell’antico, concepito nei termini di una condivisione a livello popolare degli interessi promossi dalla propaganda politica.

A questo proposito, il ruolo giocato dalle produzioni teatrali di drammi antichi presso i siti archeologici d’Italia e delle colonie italiane in Nord Africa fu sentito come determinante sia per la possibilità di riunire in un unico luogo un vasto pubblico di varia estrazione sociale, sia per le scelte drammaturgiche di potente ‘efficacia educativa’: viene, così, a delinearsi un’idea di teatro che Benito Mussolini stesso definirà come ‘teatro di massa’ (per un approfondimento: G. Pedullà, Il teatro italiano nel tempo del fascismo, Bologna 1994).

La ricezione del teatro antico in epoca fascista, non a caso, rappresenta l’argomento di maggior rilievo nei vari contributi del convegno; inoltre, si pone in continuità con gli interessi di ricerca del Laboratorio Dionysos e dell’APGRD.

Entrambi i centri, infatti, si occupano di reception studies, cioè dell’influenza della cultura classica in epoca moderna e contemporanea.

L’incontro tra i due archivi è stato spontaneamente favorito grazie alle comuni attività di ricerca, tra tutte la catalogazione di spettacoli teatrali di drammaturgia antica pubblicati sui rispettivi database online e l’organizzazione di eventi e conferenze aperti al pubblico accademico-studentesco (e non solo).

Non sono mancati, inoltre, proficui scambi di ‘capitale umano’ nel corso del 2018: il Laboratorio Dionysos e l’APGRD hanno reciprocamente ospitato i propri collaboratori per confrontarsi sui diversi aspetti della ricerca accademica in Italia e Inghilterra e per sviluppare una sinergia in vista di progetti futuri. 

Non è la prima volta che il Laboratorio Dionysos collabora con realtà internazionali: al 2014 e 2018 risalgono i due convegni sul racconto a teatro e il dialogo drammatico organizzati a Trento rispettivamente con l’Universidade de Coimbra (Portogallo) e l’Université Picardie-Jules Verne (Francia).

Grazie a questa nuova collaborazione con Oxford e Groningen il Laboratorio Dionysos ha potuto promuovere anche all’estero le attività didattiche e scientifiche che dal 2008 svolge presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento, con la partnership di diversi enti teatrali e culturali del territorio trentino e italiano.