L’Università di Trento, a seguito della scomparsa del giovane ricercatore Giulio Regeni - il ragazzo italiano ucciso barbaramente al Cairo il 25 gennaio scorso, dove stava terminando la tesi di dottorato sui movimenti sindacali di quel paese - si unisce agli studiosi e alle istituzioni che si stanno mobilitando in tutto il mondo per chiedere l’accertamento della verità sulla sua morte, in difesa della libertà accademica e della sicurezza di tutti i ricercatori che - in ogni parte del mondo - stanno svolgendo il proprio lavoro.
L'Università di Trento aderisce in particolare all'iniziativa di sottoscrizione della Lettera aperta dei membri della comunità accademica italiana e a quella di Amnesty International - sezione italiana: