Carlo Ratti, foto archivio R.E.D.S.2ALPS

Eventi

COME VIVREMO E CI SPOSTEREMO NELLA CITTÀ DEL FUTURO

Ne parlano in un simposio gli architetti di fama internazionale Carlo Ratti, Odile Decq, Kengo Kuma

22 febbraio 2016
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Giuseppe Scaglione
Mosè Ricci
di Giuseppe Scaglione e Mosè Ricci
Rispettivamente professore associato e professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Ateneo.

R.E.D.S. - Resilient Ecological Design Strategies è una piattaforma internazionale di dialogo, confronto, ricerca ed elaborazione di proposte intorno all’universo del progetto contemporaneo e ai suoi scenari futuri. "We matter what the future brings" è il motto in cui questa comunità di ricercatori e studiosi si riconosce. 

Dopo la prima iniziativa del 2013, organizzata dall’Università di Roma "La Sapienza", dallo scorso anno R.E.D.S. ha assunto come fulcro le Alpi, frontiera tra Italia e il resto d’Europa, trasformandosi in R.E.D.S.2ALPS. Per la collocazione geografica e culturale dell’evento è stato scelto il Trentino-Alto Adige, territorio dove si effettua una continua ricerca per limitare l’impatto ambientale dell’uomo e delle sue attività, attraverso una crescente e ormai affermata attenzione verso i temi della sostenibilità, del risparmio energetico e del riciclo. Grazie all’iniziativa del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (DICAM) dell’Università di Trento, la fiera Klimahouse a Bolzano è divenuta luogo attivo di confronto tra il mondo della ricerca, della produzione e delle professioni.

Il tema scelto per l’edizione di R.E.D.S.2ALPS2 2016, “Flowing Knowledge in Architecture and Production-Lo scorrere delle conoscenze in Architettura e nell’Industria”, ha avuto il pregio di occuparsi di come sarà importante che le diverse conoscenze, di differenti discipline, possano concorrere a migliorare le risposte alla soluzione di problemi dell’attuale e futura società. Molte delle questioni più urgenti che oggi l’architettura e l’urbanistica sono chiamate ad affrontare, quali la sostenibilità, le disuguaglianze sociali ed economiche, la rapida urbanizzazione insieme al drastico ridimensionamento delle metropoli, l’avvento della rivoluzione digitale, le questioni ambientali ed ecologiche, implicano scenari la cui complessità non può essere esaminata e trattata nei confini tracciati da metodi e strumenti di queste due discipline. Solo un corretto flusso di conoscenza, in altre parole, un approccio transdisciplinare a questa urgenza, sarà in grado di affrontare una tale sfida: una sintesi tra le discipline che abbatte le barriere accademiche creando nuove discipline e non una semplice loro giustapposizione. 

Tra gli ospiti di R.E.D.S.2ALPS2 tre importanti nomi dell’architettura internazionale: Carlo Ratti, Odile Decq e Kengo Kuma. Si tratta di tre “archistar atipiche” per il loro tratto intellettuale, umano e progettuale, che hanno raccontato al pubblico di studiosi, architetti, allievi e ricercatori come cambieranno gli scenari dei prossimi anni. Ratti, con le sue ricerche sulla città del futuro e la mobilità sostenibile, Odile Decq, con la sua scuola internazionale Confluence aperta da due anni a Lione e dedicata a costruire nuove figure di progettisti per le sfide del futuro, infine Kengo Kuma, il più sensibile tra gli architetti contemporanei ai temi del rapporto architettura e natura.