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Invecchiamento patologico

Il Progetto Strategico del CIMeC per comprendere e contrastare il declino cognitivo

4 novembre 2020
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Alessandra Dodich
di Alessandra Dodich
Ricercatrice presso il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello dell’Università di Trento

Lo sviluppo socio-economico di questi ultimi anni ha contribuito in modo rilevante ad aumentare l’aspettativa di vita. Se, infatti, nel 1971 la speranza di vita alla nascita in Italia per uomo e donna era rispettivamente di circa 70 e 75 anni, oggi questa è notevolmente aumentata, raggiungendo gli 80 anni per gli uomini e 85 anni per le donne (fonte Istat). Il progressivo invecchiamento della popolazione è ulteriormente sottolineato dalle previsioni pubblicate nel 2015 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui nel 2050 più del 30% della popolazione italiana, così come la maggior parte di quella europea, avrà un’età superiore a 60 anni. 

Nonostante alcuni dati preliminari dimostrino che l’emergenza Covid-19 possa alterare tali previsioni, questo scenario pone la comunità scientifica di fronte a nuove importanti sfide, da un lato finalizzate alla definizione di percorsi efficaci per la promozione di un invecchiamento in salute (anche definito “invecchiamento attivo”), dall’altro incentrate sul contrastare l’insorgenza e la progressione di malattie neurodegenerative legate all’invecchiamento, di cui una delle più comuni è la malattia di Alzheimer. 

Le persone colpite da queste patologie presentano deficit cognitivi che tendono a diventare più gravi nel tempo. Il peggioramento di queste funzioni cognitive è dovuto a processi neurodegenerativi che alterano progressivamente la normale funzionalità e struttura cerebrale. 

Lo studio del profilo cognitivo in diverse forme di demenza e il relativo substrato neurale sono attualmente oggetto di studio in due laboratori del Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMeC) al quale afferiscono numerosi gruppi di ricerca: il Centro di Riabilitazione Neurocognitiva (CeRiN) e il Laboratorio di Neuroimmagine (LNiF).   

Due delle principali priorità di ricerca in quest’ambito sono la definizione di indicatori cognitivi e biologici per la diagnosi precoce e differenziale tra malattie neurodegenerative, e la progettazione di interventi finalizzati a ritardare l’insorgenza del decadimento cognitivo o a rallentarne il decorso. 

È in questo contesto che nasce il Progetto Strategico del CIMeC “Invecchiamento patologico e demenza”, che riunisce un’ampia rete di ricercatori e ricercatrici del Centro con competenze fortemente multidisciplinari. Logo Progetto Strategico

Un primo scopo dello studio sarà quello di caratterizzare i processi neurodegenerativi alla base del declino cognitivo attraverso l’uso di biomarcatori (risonanza magnetica strutturale e funzionale, elettroencefalogramma, stimolazione magnetica ed elettrica transcranica) e di contribuire alla definizione di indici diagnostici cognitivi e biologici per la diagnosi precoce e differenziale delle diverse malattie neurodegenerative. 

Il secondo scopo sarà quello di sviluppare e valutare l’efficacia di interventi volti a prevenire la comparsa del declino cognitivo o a rallentarne la progressione. 

Su questo tema al CIMeC sono attualmente in corso due progetti. Il primo si pone l’obiettivo di valutare l’efficacia clinica di un trattamento di stimolazione cerebrale in pazienti con diagnosi di declino cognitivo lieve e demenza di Alzheimer e indagherà i meccanismi neurali alla base della neuroplasticità indotta dal trattamento (referente scientifico professor Carlo Miniussi). Il secondo è il Progetto SCOT (Social and Cognitive Online Training) che valuterà l’efficacia di un training online sul benessere cognitivo e sociale dell’anziano. 
 
Complessivamente, il Progetto Strategico “Invecchiamento patologico e demenza” mira ad accrescere le nostre conoscenze sulle caratteristiche cognitive e biologiche delle malattie neurodegenerative associate a demenza, e a sviluppare strumenti basati su evidenze scientifiche per la loro diagnosi e riabilitazione che possano successivamente essere implementati in ambito clinico.

Per ulteriori informazioni sulle ricerche CIMeC volte a prevenire l’invecchiamento patologico si possono consultare le pagine dedicate 
Cognition Neurostimulation & Connectivity - CoN&Co , referente scientifico professor Carlo Miniussi;
Cognition and Neurodegeneration Group - progetto SCOT, referenti scientifiche professoressa Costanza Papagno e dottoressa Alessandra Dodich, finanziato dalla Fondazione per la valorizzazione della ricerca trentina (Fondazione VRT).