Foto di Roberto Bernardinatti, archivio Università di Trento 

 

Vita universitaria

UNIVERSITÀ E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Le iniziative dell’Ateneo per la sostenibilità ambientale e la partecipazione alla Green Week (Trento 4-6 marzo). Intervista a Marco Ragazzi

26 febbraio 2016
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Paola Fusi
di Paola Fusi
Responsabile della Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

La presenza a Trento della Green Week dal 4 al 6 marzo prossimi, di cui l’Università di Trento quest’anno è uno dei promotori e una delle sedi più coinvolte, ci porta a focalizzare l’attenzione sulle tematiche legate all’ambiente. Ne abbiamo parlato con il delegato del rettore per la sostenibilità ambientale, il professor Marco Ragazzi, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica.

Professor Ragazzi, perché una delega per la sostenibilità ambientale?
Penso che con questa delega si siano volute dare la giusta importanza e visibilità ad un argomento di grande attualità e che interessa tutti noi. Un tema importante ma anche molto complesso. La sostenibilità ambientale tocca infatti molteplici ambiti e settori in modo trasversale come l’energia, la mobilità, la gestione dei rifiuti… ed entra nel cuore della mission dell’Università nelle dimensioni di educazione, formazione e ricerca.
Questa delega del rettore Collini è inoltre un modo per rafforzare l'azione che l'Ateneo ha intrapreso attraverso UniTrento Sostenibile, per creare sinergie e dialogo sia tra le diverse anime interne dell'Università che nei confronti degli interlocutori esterni.

Cosa possono fare e cosa stanno già facendo le università italiane per la sostenibilità ambientale?
C’è già un certo numero di università italiane molto attive su questo fronte, tra cui Venezia Ca' Foscari, Bologna, Siena, Milano Politecnico, Milano Statale e Bicocca, con iniziative e progetti dedicati al tema della sostenibilità ambientale; ci stiamo attivando affinché anche Trento possa svolgere un ruolo in questo senso.
Lo scorso luglio è stata istituita la Rete delle Università per la Sostenibilità (RUS), che ad oggi conta 45 Atenei italiani aderenti, allo scopo di favorire la condivisione di buone pratiche e politiche, nonché incentivare il trasferimento di conoscenze. Occorre infatti riconoscere il ruolo strategico delle università, che possono farsi carico dell'educazione e della formazione dei giovani anche secondo un'ottica di sostenibilità. Con la RUS si sta andando in questa direzione.

La tutela dell’ambiente passa anche attraverso la ricerca scientifica. Quali iniziative sono attive su questo fronte nel nostro Ateneo e quali prospettive di sviluppo vede?
Tra le ricerche di un certo interesse ve ne sono alcune giunte a compimento come il campo eolico sperimentale di Trento (CEST) o il progetto Casa Zero Energy e il successivo prototipo Living Box, per la indipendenza energetica degli edifici. Altri progetti sono in corso, come ad esempio la mappatura e la valutazione dei servizi ecosistemici a supporto della strategia europea per la biodiversità. Vi sono poi altre iniziative che, direttamente o indirettamente, sono finalizzate o particolarmente attente alla tutela ambientale.

Le nuove generazioni sembrano avere una certa sensibilità ambientalista. Quali opportunità offre Trento sotto il profilo formativo?
Sotto il profilo formativo l’Ateneo di Trento offre, nell’ambito dei corsi di studio attuati, la laurea magistrale in Management della Sostenibilità e del Turismo. È questo il risultato di una significativa esperienza di ricerca del Dipartimento di Economia e Management. Importante è inoltre la presenza nell’ambito del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale della Cattedra Unesco in Ingegneria per lo sviluppo umano e sostenibile. Questa Cattedra costituisce tra l’altro uno stimolo a consolidare le collaborazioni scientifiche con università partner dei Paesi a basso reddito e a stabilire un rapporto costante con altre cattedre Unesco che operano sugli stessi temi, nonché con il coordinamento universitario per la cooperazione allo sviluppo che riunisce diversi atenei italiani impegnati a promuovere ricerche e progetti di cooperazione.

L'Ateneo ha creato il contenitore di UniTrento Sostenibile, che cos'è e cosa si propone di fare?
UniTrento Sostenibile è un contenitore e un attivatore di iniziative finalizzate alla sostenibilità ambientale. Si propone di riunire e dare visibilità a tutte le azioni organizzate dall'Ateneo in tema di sostenibilità ambientale. Alcune di queste azioni coinvolgono anche la vita in Ateneo, basti pensare al ruolo che ha la raccolta differenziata dei rifiuti, per la quale è in fase di attivazione un progetto per la sua ottimizzazione che terrà conto anche dell'esperienza accumulata in precedenti iniziative. Altre iniziative attualmente in corso sono quelle legate al carpooling e al carsharing. Il carsharing, in particolare, è oggi in una fase sperimentale funzionale a risolvere preventivamente i problemi organizzativi che le singole strutture si troverebbero ad affrontare in caso di attivazione del servizio. L’azione di UniTrento Sostenibile verrà inoltre resa più esplicita dalla pubblicazione del Primo piano della Sostenibilità Ambientale dell’Ateneo prevista nella primavera e che getterà le basi della politica di sviluppo dell’Ateneo nel segno della sostenibilità.

L’Università di Trento è tra promotori ed ospiterà parte della Green Week che si svolgerà a Trento dal 4 al 6 marzo. Quali sono le finalità di questa iniziativa e a chi è indirizzata?
La Green Week vuole essere un momento di discussione tra addetti ai lavori con i cittadini e più in generale tutti coloro che sono sensibili e interessati ai temi della green economy; è organizzata nel territorio delle Venezie da 5 anni. E con quest’anno sbarca in maniera decisa anche a Trento. L'edizione 2016, accanto a VeneziePost, vede infatti il coinvolgimento diretto dell’Università di Trento, della Fondazione Edmund Mach, di Trentino Sviluppo e Progetto Manifattura e del MUSE-Museo delle Scienze, con il patrocinio del Comune di Trento. Un’iniziativa che credo potrà essere interessante e che porta a Trento nomi illustri come il ministro Maurizio Martina, Jan Lundqvist Alessandro Profumo, Mario Brunello, Gianni Silvestrini, Aldo Bonomi, Aldo Cibic, Daniele Lago, Fabio Brescacin, Roberto Siagri, Eliana Liotta e molti altri.
Il tema di quest’anno “Io non spreco” mette al centro l’attenzione a non sprecare le risorse (come cibo, acqua, suolo, energia), ma anche la mobilità sostenibile, la sharing economy e l'economia circolare, la pianificazione urbana e territoriale, l'agricoltura sostenibile.