Ingresso della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento. Foto di Alessio Coser, Archivio UniTrento. 

Vita universitaria

Trento Student Law Review

La voce di studenti e studentesse nel dibattito giuridico

10 febbraio 2021
Versione stampabile
di Monica Agostini
Lavora presso la Direzione Ricerca e Sistema Bibliotecario di Ateneo dell’Università di Trento.

La Trento Student Law Review è una rivista semestrale di carattere giuridico fondata nel 2017 e gestita da studenti e studentesse della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento.

Abbiamo parlato delle caratteristiche, degli scopi e delle particolarità della rivista con il Comitato editoriale.
 
Come è nata l'idea di creare la rivista? 

L’idea di dare vita a una rivista giuridica studentesca è nata nel 2017 da un gruppo di studenti, studentesse e laureandi della Facoltà di Giurisprudenza che cercavano uno spazio in cui potessero rendersi parte attiva del proprio percorso di crescita personale e, soprattutto, di formazione accademica. Il progetto ha ricevuto immediato sostegno da parte dell’Ateneo e dei docenti della nostra Facoltà. In particolare, siamo grati al professor Rodolfo Sacco, che ha scritto l’introduzione per il Numero Zero del 2018, riservandoci parole che esprimono al meglio la prospettiva della nostra rivista: “Pare di intuire che il movimento inarrestabile delle idee e dei fatti ci conduca verso una trasmissione del sapere più dialogata. E i giovani giuristi trentini sembrano respirare quest'aria nuova.” 
 
Che tipo di articoli ospita e in cosa si distingue dalle altre riviste giuridiche? 

La Trento Student Law Review pubblica semestralmente articoli scritti in italiano o in inglese da esperti in materie giuridiche, non solo studenti e studentesse, di ogni parte del mondo. La Rivista, animata dallo spirito comparatistico e internazionalistico della nostra Facoltà, è aperta a tematiche giuridiche di rilevanza domestica e sovranazionale al fine di promuovere ricerca, dialogo e confronto in ambito giuridico. Ad oggi, siamo orgogliosi di poter dire che gli accessi online provengono da ben 93 Paesi diversi!  

Perché la scelta del formato digitale in open access?  

La Trento Student Law Review non ha scopo di lucro e fornisce accesso aperto ai suoi contenuti. Tutto ciò è in linea con la visione della cultura e dell’apprendimento alla base del progetto: la ricerca scientifica è continuo scambio reciproco di conoscenza. Peraltro, grazie all’open access, oggi vantiamo l’indicizzazione in importanti banche dati internazionali, ma continuiamo a lavorare per ampliare ancora la nostra platea di lettori e lettrici. 

Il comitato editoriale si compone di studenti e studentesse. Che impegno comporta farne parte e più in generale collaborare con la rivista? La rivista è pensata unicamente per un pubblico giovane o vi rivolgete ad una platea più ampia? 

Gli articoli che giungono alla Rivista sono sottoposti ad un vaglio preliminare da parte del Managing Board e sono successivamente sottoposti alla valutazione di scientificità da parte dei nostri peer-reviewers, revisori esterni e indipendenti, selezionati tra ricercatori e ricercatrici ed esperti del mondo accademico. Il comitato editoriale studentesco provvede alla revisione finale degli articoli, svolgendo un attento lavoro di editing, che consiste nel controllo della correttezza del linguaggio, delle citazioni e della coerenza strutturale dell’articolo. Parallelamente, noi redattori e redattrici ci dedichiamo a potenziare l’efficienza del processo di pubblicazione e a promuovere i contenuti della rivista. Inoltre abbiamo organizzato un ciclo di conferenze che si terranno tra febbraio e marzo con gli autori e le autrici del nostro ultimo numero, quello del novembre 2020. 
Il pubblico  si compone certamente di giovani lettori e lettrici, ma non esclusivamente. Il fine della Rivista è offrire elaborati di alta qualità che siano validi contributi alla ricerca giuridica dei più navigati componenti del dibattito accademico, nazionale e internazionale.