In risposta alle limitazioni imposte dalla pandemia e nel tentativo di andare incontro ai bisogni non solo formativi ma anche sociali degli studenti e delle studentesse internazionali che stanno frequentando il nostro Ateneo, la Divisione Relazioni Internazionali organizza “Saturday Chat Live", aperitivi online a tema, un’occasione per scambiare opinioni e interessi in un contesto dinamico e multiculturale. Gli incontri si tengono nella tarda mattinata di sabato per agevolare la partecipazione delle persone interessate, nel rispetto degli impegni accademici e dei diversi fusi orari. La partecipazione a "Saturday Chat Live" è stata estesa anche agli studenti italiani e alle studentesse italiane, che possono quindi usufruire di un’occasione di “internationalization at home” e viaggiare in tutto il mondo rimanendo comodamente seduti alla propria scrivania.
Si è creata una vera e propria comunità online i cui membri si possono contattare anche autonomamente e al di fuori degli aperitivi in base a interessi, materia di studio, lingua, e altre affinità elettive, grazie a una piattaforma social.
Chiediamo ai nostri studenti collaboratori Sofia e Mattia (entrambi di Giurisprudenza), che moderano gli incontri, di raccontarci come creano ogni appuntamento.
Quali temi avete affrontato finora e come vengono individuati?
Sofia: La regola è non replicare mai i contenuti. Ogni settimana deve essere unica e speciale. Siamo partiti dall’importanza del network, esplorando con esercizi mirati il ruolo che ognuno di noi è
portato ad assumere quando si trova in una squadra, per poi arrivare a condividere qualcosa di nostro per conoscerci sempre meglio: un oggetto stravagante, un luogo dell’anima, una passione, un cibo preferito…
Mattia: È la community stessa che ci guida nella scelta. Ogni sabato infatti chiediamo a chi partecipa un parere sull’incontro del giorno e sollecitiamo a proporre nuove idee e temi di interesse. Si cerca di trovare un equilibrio tra momenti di socializzazione e occasioni per imparare qualcosa che sia di interesse generale (dal problem solving a come si prepara una vera pasta carbonara). Un nostro studente del Bangladesh a un certo punto ha chiesto aiuto a sua nonna, che è intervenuta per rispolverare le ricette della tradizione locale. Da allora anche lei fa parte della nostra community.
Pensate che questa iniziativa possa continuare anche dopo la pandemia?
Mattia: Credo che tra le esperienze che questa pandemia ci ha costretto a sperimentare, quella delle comunità online sia una delle più interessanti. In passato non è mai stato così facile conoscere persone geograficamente distanti ed intrattenere delle vere e proprie conversazioni, anche se davanti ad uno schermo. Chissà che la nostra piccola finestra sul mondo del sabato mattina non sia solo l'inizio di un nuovo e più ricco modo di intendere l'esperienza universitaria e la sua dimensione sociale.
Sofia: Assolutamente sì. Svegliarsi il sabato mattina con il pensiero di poter incontrare amici da paesi diversi e di parlare in inglese credo che sia impagabile. Un’ora di puro relax, seppur solidamente strutturata, in cui non sarai mero spettatore ma attivo partecipante. Della pandemia dobbiamo distinguere ciò che di brutto e di bello ci ha dato, sicuramente Saturday Chat Live è il bello! Questo vale anche per me in qualità di host.
Quanti sono i partecipanti e quali i paesi maggiormente rappresentati?
Mattia: Siamo passati da un gruppo ristretto nel primo semestre agli attuali 20, di cui una buona parte sono italiani ai quali siamo molto grati perché ci aiutano volentieri quando si tratta di affrontare le peculiarità artistiche, storiche e sociologiche delle diverse regioni italiane.
Sofia: Gli altri paesi rappresentati cambiano di volta in volta: Francia, Germania, Polonia, Romania, Turchia, e poi ancora Bangladesh, Brasile, India, Kazakhstan, Nigeria, Russia, Vietnam e tantissimi altri…Invitiamo quindi studenti e studentesse UniTrento a unirsi a noi per ritrovare, anche solo in parte, quella componente relazionale e di socialità di cui in questo periodo tutti abbiamo sentito la mancanza.
L’iniziativa è stata ideata dalla Divisione Relazioni Internazionali nell’ambito del pacchetto di servizi di “virtual mobility” realizzato con gli uffici di Mobilità Internazionale per meglio accogliere la comunità studentesca internazionale in mobilità a UniTrento. Maggiori dettagli sugli aperitivi e link di registrazione alla pagina dedicata; riassunto dei precedenti incontri: https://international.unitn.it/incoming/journal-meetings; tutte le attività di virtual mobility: https://international.unitn.it/incoming/virtual-international-student-unitrento
Join the Saturday Chat Live Community
International online meetings in English for the student community of UniTrento
by Chiara Lombardo and Michele Dalba
both work at the International Relations Division of the University of Trento.
To respond to the restrictions imposed by the pandemic and in an attempt to satisfy the educational and social needs of international students who are attending our University, the International Relations Division has organized "Saturday Chat Live", a series of themed online meetings, as an opportunity to exchange opinions and views in a dynamic and multicultural environment. The meetings take place late on Saturday morning so that everyone can participate, across different time zones, when people should be free from academic commitments. Italian students are welcome to participate too, to take advantage of an internationalization opportunity from their homes and travel around the world while remaining comfortably seated.
The initiative has led to the creation of a real online community of members who have established relationships based on common interests, studies, because of the language spoken or of other things they share, thanks to a social platform.
We asked Sofia and Mattia, students of the Faculty of Law, who moderate the meetings and collaborate with us, to tell us how they create each appointment.
What themes have you addressed so far and how have you selected them?
Sofia: The rule is never do the same thing twice. Each week must be unique and special. We started from the importance of networking, exploring with targeted exercises the role that each of us takes on when we are in a team, to then share something personal to get to know each other better: a strange object, a place of the soul, a passion, a favourite food...
Mattia: It is the community itself that guides us in our choice. Every Saturday we ask those attending for an opinion on the meeting and we ask them to propose new ideas and topics of interest. We try to find a balance between socialization and opportunities to learn something that everyone may find interesting (from problem solving strategies to how to make a real carbonara). At one point, one of our students from Bangladesh asked his grandmother for help, and she joined in with some traditional local recipes. She has been part of our community since then.
Do you think this initiative can continue even after the pandemic?
Mattia: In my opinion, of all the experiences that this pandemic has forced us to do, that of online communities is one of the most interesting. It has never been easier to meet geographically distant people and have real conversations with them, even if in front of a screen. Who knows, maybe our little window on the world on Saturday morning is the beginning of a new and more complex way to experience university and its social life.
Sofia: I totally agree. Waking up on Saturday morning looking forward to meet friends from different countries and to speak with them in English, is priceless. Some really good time, in a well-structured framework in which you are not simply a viewer but an active participant. We can make a list of the good and bad things that the pandemic has brought, and surely Saturday Chat Live is a good one! I feel the same about this experience for me as a host.
How many participants are there, and which countries are most represented?
Mattia: We started with a small group in the first semester and we are about 20 now, many of which are Italians. We are very grateful to them because they help us when it comes to explaining the artistic, historical and sociological peculiarities of the different Italian regions.
Sofia: The represented countries change from one time to the next: France, Germany, Poland, Romania, Turkey, and then Bangladesh, Brazil, India, Kazakhstan, Nigeria, Russia, Vietnam and many others... We invite all UniTrento students to join to us to rediscover, even if only in part, that social component that we have all missed in this period.
[Traduzione Paola Bonadiman]
The initiative was conceived by the International Relations Division as part of the "virtual mobility" services created with the International Mobility Offices to welcome the community of international students to UniTrento. For more information and to register for future events visit the dedicated page. Here is a list of previous meetings: https://international.unitn.it/incoming/journal-meetings; all virtual mobility activities: https://international.unitn.it/incoming/virtual-international-student-unitrento.