BUM. ©UniTrento Foto Pierluigi Cattani Faggion

Eventi

BUM, la nuova Biblioteca Universitaria di Mesiano

Luogo di studio, cultura, socializzazione e terrazza panoramica sulla valle e la città

9 giugno 2021
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Michela Favero
di Michela Favero
Coordinamento progetto BUM e direttrice dei lavori, è responsabile dei Servizi di Architettura dell’Università di Trento.

 

“Negli interni ciò che è meraviglioso è l’atmosfera che la luce conferisce allo spazio”
Luis Khan

Il 5 maggio è stata inaugurata la nuova biblioteca del Polo universitario di Mesiano. Molto attesa, è il risultato di un lungo lavoro di proposte e progetti alternativi. Una biblioteca, luogo non solo di studio e lettura, ma anche di socializzazione, informazione, creatività e immaginazione.
Il progetto della BUM (Biblioteca Universitaria Mesiano) è la conclusione di un lungo iter di approvazioni di proposte e progetti che i Servizi di Architettura di UniTrento hanno sviluppato e condiviso con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Ateneo.

La nuova biblioteca si sviluppa lungo lo storico asse d’ingresso dell’ex sanatorio di Mesiano, oggi sede del Polo universitario, progettato dall’architetto Gian Leo Salvotti de Bindis. Una posizione sul margine del versante verso la valle, un terrazzo panoramico di eccellenza verso la città e le montagne circostanti. Un’architettura fatta per leggere il paesaggio che dalla collina estende le sue visuali verso l’asta del Fersina, segno netto della regimazione austroungarica del torrente, che attraversa la città fino all’Adige. 
Non solo libri quindi, per gli studenti e le studentesse di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica ma, anche, paesaggio, geografia e storia del territorio traguardabili dalle grandi vetrate dell’edificio.

La planimetria della biblioteca si sviluppa in modo irregolare seguendo in parte il limite del confine di proprietà. La sua morfologia consente di dare agli spazi interni visuali di luci e ombre che creano ambienti più o meno riservati. Le pareti si piegano e rivelano i libri che danno colore e carattere agli interni. Le falde di copertura inclinate definiscono la spazialità delle sale di lettura.
Il volume del primo piano, al livello del viale, si interrompe in corrispondenza dell’ingresso per inquadrare la città e il suo paesaggio.

Alcuni dati: la biblioteca ha una superficie netta di circa 1.450 mq. di cui 820 mq. dedicati alle sale di lettura di ingegneria e di architettura; 150 mq. per sale workshop e polivalenti; 260 mq. di archivi; 150 mq. di servizi; 2.540 ml. di scaffalature; 320 posti a sedere. Infine, se si pensa a quanto sono costati i lavori (1.190 euro/mq.), un ottimo rapporto costi-benefici.

“Parlare di architettura, o di un’opera di architettura, significa sostanzialmente SCOMPORRE i diversi momenti del processo progettuale attraverso i quali l’opera viene realizzata: ‘fare’ architettura significa invece COMPORRE questi momenti” 
Mario Botta 

Il risultato del processo di costruzione di un’architettura, come quella della biblioteca in questione, dipende da alcuni fattori imprescindibili, ovvero, dalla committenza, dai progettisti, dalla direzione dei lavori e dalle imprese costruttrici. Nel caso specifico, se fra questi attori non vi fosse stata affinità e condivisione nel perseguimento dello stesso obiettivo di qualità, difficilmente si sarebbe potuto raggiungere il risultato ottenuto.

La particolarità geologica del sito, che si trova ai limiti di un versante, ha richiesto specifiche analisi e sondaggi preliminari e la disposizione di un lotto dei lavori prudentemente separato da quello principale delle opere edilizie e strutturali. La “composizione” del processo costruttivo ha dovuto affrontare e risolvere in corso d’opera molti temi come, per esempio, il disegno dei casseri per il getto dei cementi faccia a vista, la suddivisione delle grandi vetrate in elementi di dimensioni più ridotte per consentire la loro messa in opera in condizioni di sicurezza, i dettagli costruttivi di ogni singolo particolare architettonico (come serramenti, pavimenti o manto di copertura). 
Sembra un paradosso, ma più la forma del dettaglio è semplice, maggiore è la sua complessità costruttiva.

Il progetto degli arredi

Il progetto degli allestimenti interni, fatto di librerie, tavoli, accessoristica e segnaletica è stato sviluppato dai Servizi di Architettura di Unitrento. Una vera scommessa con le complicate normative del settore trattandosi di forniture su misura sottoposte ai criteri minimi ambientali.
Le strutture, in cemento armato faccia a vista, che hanno creato le forme dell’architettura dell’edificio, sono in gran parte foderate della tessitura delle librerie in MDF (Medium Density Fiberboard) nero. Il materiale si presenta colorato in tutta la sua massa grazie a coloranti organici uniti a una resina speciale che conferiscono al prodotto capacità meccaniche uniche e un aspetto morbido e accogliente delle superfici. Inoltre, questo materiale possiede una grande resistenza, non è tossico, ed è ignifugo. I tavoli di colore tortora e di grandi dimensioni, in parte cablati e in parte su ruote, si accompagnano ai pavimenti in legno di rovere. L’illuminazione sui tavoli è stata studiata per avere luce diretta e indiretta, e cambia con il variare del grado di illuminazione che proviene dall’esterno per rendere confortevole al massimo lo studio.

Colore verde: una biblioteca all’insegna della sostenibilità ambientale 

Il progetto è concepito su un sistema innovativo per la generazione dell’energia termica e frigorifera
È stato previsto il funzionamento in sequenza di una pompa di calore geotermica e di una pompa di calore aria/acqua. Inteso come “progetto pilota”, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (professor Paolo Baggio e ingegner Alessandro Prada,) servirà anche al monitoraggio dei dati per stimare l’efficienza dei due sistemi.
La Classe A+ di progetto è stata confermata dall’Attestato di Prestazione Energetica raggiunto grazie agli interventi per la coibentazione dell’involucro, alla realizzazione del sistema di generazione efficiente, all’utilizzo del calore a bassa temperatura, al recupero del calore sul rinnovo dell’aria, al controllo e modulazione del rinnovo dell’aria e illuminazione efficiente.
Le grandi aperture con vetri selettivi, la progettazione e modellazione acustica, gli impianti di climatizzazione e ricambio d’aria degli ambienti, l’impianto di riscaldamento a pavimento consentono un notevole comfort ambientale. Tutti i serramenti, i pavimenti e i materiali degli arredi hanno garanzia di atossicità. 
I calcestruzzi sono realizzati con aggregato riciclato con scarto di porfido in percentuale variabile tra il 75% e l’80%.

Il gruppo di lavoro

I ringraziamenti vanno a tutti coloro che hanno reso possibile il progetto della nuova biblioteca di Mesiano. In particolare, a bibliotecari e bibliotecarie, a tecnici e operai che, con il loro lavoro appassionato, hanno contribuito a realizzare l’opera. 

La nuova Biblioteca Universitaria di Mesiano raccoglie un’importante collezione bibliografica nel settore dell’ingegneria, nel campo dell’architettura e della normativa tecnica. Ė un punto di riferimento non solo per gli studenti e le studentesse del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, ma anche per i professionisti della città.