Stefano Scuratti, foto: archivio Università di Trento

Storie

DA TRENTO ALL’ECONOMIST, PASSANDO PER LA BORSA DI STUDIO DEMATTÉ

Stefano Scuratti si racconta

20 giugno 2014
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Paola Fusi
di Paola Fusi
Responsabile della Divisione Comunicazione ed Eventi, coordina la redazione di UNITRENTO Web Magazine.

Stefano Scuratti si è laureato a Trento nel 2008 in Studi Internazionali. Nel 2009 ha vinto il bando della Borsa di studio intitolata a Claudio Dematté di 25.000 euro con cui è andato a Londra per un master alla London School of Economics.
Una storia di successo quella del dottor Scuratti, un laureato che ha saputo cogliere le opportunità e che oggi si racconta dando qualche utile spunto a chi si sta per laureare. La borsa di studio Dematté è stata per Stefano Scuratti un trampolino di lancio. Altri possono usufruire di questa opportunità; ricordiamo infatti che il Bando 2014 è aperto fino al 16 ottobre

Dottor Scuratti, oggi lei lavora a Londra per l’Economist. Di cosa si occupa esattamente?

La Economist Intelligence Unit è la società di analisi macroeconomica e geopolitica del gruppo Economist. Lavoro nella divisione di consulenza e gestisco progetti prevalentemente in ambito di public policy per clienti nel settore sia pubblico sia privato. I progetti spaziano molto, ma di solito ruotano attorno a segmentazione di mercato, analisi di scenario, costruzione di indici compositi e stesura di rapporti di ricerca.

Un sogno diventato realtà?

Guardando indietro credo di aver seguito un percorso lineare. Studi in scienze sociali, poi politica internazionale e una specializzazione in politica economica. Dopo un semestre in exchange a Melbourne ho lavorato al Ministero degli Esteri, alle Nazioni Unite e per Grameen Bank. Finiti gli studi avevo un’idea abbastanza chiara del tipo di lavoro a cui aspiravo. Due anni di ricerca macroeconomica e geopolitica in Accenture mi hanno preparato al mio lavoro attuale. Poi c’è sempre bisogno di un po’ di fortuna.

Intraprendenza, progettualità e capacità di cogliere occasioni?

Credo di sì. Gli anni universitari sono molto importanti per capire quali sono le proprie passioni. Possono offrire un’ottima piattaforma per creare un profilo competitivo per il mercato del lavoro. Nel mio caso, sapevo che un master alla London School of Economics avrebbe fatto la differenza nel prepararmi a una carriera in public policy. La borsa Demattè è stata fondamentale. Mi ha permesso di completare gli studi a Londra e credo che opportunità simili possano costituire un vero trampolino di lancio.

Studiare e lavorare a Londra: la preparazione linguistica quanto l’ha aiutata?

Direi che è stata fondamentale. Nelle università anglosassoni le lezioni frontali sono minime. Serve un impegno notevole in termini di studio individuale e sono richieste presentazioni settimanali durante i seminari. Sul lavoro, l’inglese è altrettanto decisivo. Nel mio caso in special misura. Presentare idee complesse e spesso politicamente sensibili in modo semplice ma equilibrato è essenziale tanto in conversazioni con i clienti quanto nella stesura di analisi. Poter seguire curricula in inglese alla Scuola di Studi Internazionali dell’Università di Trento e avere la possibilità di studiare all’Università di Melbourne tramite il programma EAAPN hanno dato un contributo sostanziale alla mia preparazione.

Cosa consiglierebbe a uno studente che si sta per laureare e vorrebbe andare all’estero per una carriera internazionale?

È una strada senz’altro ricca di sfide ma molto appagante. Un inglese solido è imprescindibile. Intraprendenza e voglia di mettersi in gioco sono altrettanto importanti. Cercate di fare esperienza in mercati emergenti (o non ancora emergenti), vi renderà interessanti per società occidentali che vogliono operare in quei mercati, ma anche per aziende locali che vogliono espandersi in Europa. Se potete, imparate la lingua locale. Soprattutto, non abbiate paura di mettervi direttamente in contatto con persone che lavorano nel campo di vostro interesse per chiedere consigli sulla vostra carriera: sarete sorpresi dalla loro disponibilità e dalle opportunità che si presenteranno.