Cristian Zambiasi. Foto: archivio Università di Trento

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PREMIATA LA RICERCA DI UN NEOLAUREATO IN TELECOMUNICAZIONI

La IEEE Antennas and Propagation Society premia Cristian Zambiasi per il suo progetto nell’ambito delle tecnologie elettromagnetiche avanzate

23 ottobre 2014
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Anna Fazion
​di Anna Fazion
Studentessa dell’Università di Trento, collabora con la Divisione Comunicazione ed Eventi dell’Università di Trento.

Cristian Zambiasi, laureato magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni, ha ricevuto il premio “IEEE Antennas and Propagation Society Pre-Doctoral Research Awards 2014-15”. 
La IEEE Antennas and Propagation Society dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers premia annualmente studenti e dottorandi supportandoli nelle loro ricerche nell’ambito delle tecnologie elettromagnetiche avanzate. Il progetto di ricerca premiato (Tolerance Evaluation of Multi-layered Antenna Array Architectures through Interval Analysis) è particolarmente innovativo dal punto di vista sia accademico sia industriale. Si tratta della valutazione dell’effetto degli errori dovuti a imprecisioni nel processo di fabbricazione di antenne sofisticate con un ampio dominio di applicazione che spazia dalle comunicazioni mobili, terrestri e satellitari, fino ai sistemi radar. In particolare viene utilizzata la matematica degli intervalli per calcolare l’impatto degli errori sulle performance dell’antenna al fine di valutare se i requisiti funzionali sono rispettati anche in presenza di tali errori.

“Ottenere questo premio è stata una grande soddisfazione perché si tratta di una competizione di rilievo nel mio ambito e le candidature arrivano da tutto il mondo - commenta Cristian Zambiasi - inoltre ho visto riconosciuto il valore del mio percorso di studi e dei primi risultati che sta dando il mio progetto di ricerca”. 
Il percorso di Cristian Zambiasi non è esattamente il proverbiale sogno che diventa realtà. Piuttosto il contrario, perché ha scoperto l'importanza dei propri obiettivi strada facendo. Dopo il diploma all’istituto tecnico industriale voleva mettersi subito alla prova nel mondo del lavoro ma, considerando le maggiori possibilità che offre un diploma di laurea, si è iscritto alla triennale in Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni dell’Università di Trento.

Interessato a specializzarsi nell’ambito del networking, Cristian ha confermato la scelta di Trento per la magistrale, cogliendo anche un’opportunità in più. Infatti la magistrale in Ingegneria delle telecomunicazioni offre un percorso di eccellenza in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Questo accordo prevede che gli studenti trascorrano un anno a Pisa e uno a Trento conseguendo un doppio titolo di studio (magistrale a Trento e Diploma di formazione alla ricerca in Computer Network Engineering a Pisa).
“L’esperienza alla Scuola Sant’Anna di Pisa è stata molto stimolante: mi ha permesso di studiare in un ambiente internazionale e di conoscere ambiti nuovi grazie ai corsi seguiti all’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell'Informazione e della Percezione presso il CNR” dice Cristian dopo aver frequentato il primo anno a Pisa. 

Cristian ha trascorso il secondo anno a Trento dove si è impegnato in un progetto di ricerca nell’ambito del corso, tenuto dal dottor Paolo Rocca, sulle antenne per le comunicazioni wireless. 
È iniziata così la collaborazione con il gruppo di ricerca ELEDIA (Electromagnetic Diagnostic Research Center) del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (DISI) dell’Università di Trento, coordinato dal professor Andrea Massa. Il progetto, visti i primi risultati incoraggianti, si è ulteriormente ampliato diventando il topic della tesi di laurea magistrale e, successivamente, il progetto proposto alla IEEE Antennas and Propagation Society, che Cristian svilupperà durante il dottorato di ricerca a Trento.
“Collaborare con ELEDIA” riconosce Cristian Zambiasi “è stata l’occasione per entrare a far parte di un gruppo di studenti, dottorandi e docenti che mi ha aiutato a non perdere di vista l’obiettivo di ricerca, ma anche ad ampliare i miei orizzonti. Per il futuro, preferirei non fossilizzarmi troppo su un solo filone, perché si rischia di diventare troppo specialistici. Vorrei mantenere l’apertura mentale che spinge a cercare di scoprire sempre qualcosa di nuovo in settori all’avanguardia”.

Il riconoscimento ottenuto da Cristian Zambiasi premia un percorso formativo caratterizzato dalla varietà nella continuità e dalla virtuosa armonia di teoria e pratica in un corso di laurea che incoraggia la ricerca e sostiene i giovani studiosi.